Lecce (LaPresse) – La Direzione investigativa antimafia di Lecce ha eseguito il provvedimento di confisca definitiva dei beni riconducibili a Santo Paglialunga, 70enne di Aradeo condannato per usura aggravata e continuata. Il patrimonio oggetto di confisca all’usuraio ha un valore che ammonta a 8 milioni di euro. E’ costituito da una società finanziaria, tre aziende immobiliari. Ed anche diciannove immobili (tra cui un castello e un kartodromo) e trentasette terreni (per una superficie complessiva di 42 ettari).
Negli scorsi mesi la Guardia di finanza ha confiscato beni per oltre 2 milioni a un imprenditore di Roma
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno eseguito un provvedimento di confisca di veicoli, somme di denaro, orologi e gioielli di pregio di proprietà di Gavino Marongiu, detto Paolo, classe ’47. La sentenza della Corte di Appello capitolina ha confermato le accuse nei confronti dell’imprenditore romano. E’ stato condannato in primo grado per i delitti di estorsione e USURA. Ordinando la confisca dei beni già sottoposti a sequestro preventivo perché di valore sproporzionato rispetto ai redditi leciti. Una delle sue vittime, fuggita all’estero, ha denunciato le violenze fisiche subite dall’usuraio.
Il condannato era dedito – si legge nel provvedimento – “all’affarismo illecito più sfrenato”. Aveva minacciato un’altra vittima di “bucarle” un occhio e di tagliarle la testa. Mostrandogli un seghetto, se non avesse restituito la somma prestata (circa 150mila euro) e gli esosi interessi (con tassi anche del 255% all’anno). Il patrimonio oggetto di confisca è costituito da contanti, conti correnti, titoli, polizze assicurative. Anche circa 100 tra orologi, diamanti e preziosi, una Ferrari modello Scaglietti, 2 motocicli (tra cui una Harley Davidson), per un valore totale superiore ai 2 milioni di euro.
