È una corsa contro il tempo per trovare la quadra sulle modifiche alla legge di bilancio e proseguire l’iter per approvare la manovra nei tempi. Ieri la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ribadito la volontà di procedere spediti ai capigruppo dei partiti di maggioranza convocati a Palazzo Chigi, aprendo alla possibilità di una cabina di regia per sciogliere gli ultimi nodi sul testo. Ma le tensioni restano. Tanto per fare un esempio, oggi la Lega, con il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, chiude alla possibilità di un innalzamento a 600 euro delle pensioni come vorrebbe Forza Italia.
Più in generale, nei prossimi giorni bisognerà sfoltire gli oltre 3 mila emendamenti emendamenti presentati alla Camera, di cui 617 della maggioranza. L’obiettivo è di arrivare a circa 400 proposte di modifica ‘segnalate’, su cui il governo esprimerà un parere e su cui si concentrerà il lavoro della Commissione bilancio. I partiti di maggioranza avranno probabilmente a disposizione più di 400 milioni di euro per coprire i propri emendamenti. Un nodo da sciogliere riguarda appunto le pensioni. Aumentare quelle minime a 600 euro al mese – come chiede Forza Italia – si può ma “non subito” e “se non ci saranno le risorse in questa finanziaria lo faremo durante la legislatura”, afferma Durigon, ma i parlamentari azzurri sembrano intenzionati a dare battaglia sul punto.
Pare invece destinato ad arrivare in porto l’innalzamento del contante a 5 mila euro. La coalizione di governo sarebbe rinfrancata, sul punto, anche dalla decisione del Consiglio dell’Ue che ieri ha concordato la sua posizione su un regolamento antiriciclaggio, che fissa per i pagamenti in contanti un limite massimo di 10.000 euro in tutta l’Ue. “Bene, anche l’Europa conferma la libertà di usare il proprio denaro come si vuole, raddoppiando addirittura il tetto all’uso del contante previsto dal governo italiano da 5 a 10mila euro. Sinistri e critici in silenzio oggi?”, esulta il leader della Lega Matteo Salvini, e con lui molti parlamentari di FdI. Resta invece l’altro nodo della soglia di 60 oltre la quale per i commercianti è obbligatorio accettare i pagamenti elettronici, su cui pesa anche l’esito dell’interlocuzione con la Commissione europea.
Sempre a Bruxelles, “stiamo lavorando sulla legge di bilancio italiana e adotteremo un’opinione la settimana prossima”, annuncia il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni, sottolineando che “i principi credo siano abbastanza evidenti, nel senso che basta leggersi gli obiettivi del Pnrr le raccomandazioni annuali che noi facciamo ai diversi paesi, inclusi all’Italia, per sapere che per noi sia la fatturazione elettronica che la lotta all’evasione sono grandi priorità”. Ma “non credo la Commissione europea debba lanciare allarmi. Stiamo esaminando le proposte e adotteremo un’opinione”, conclude l’ex premier.(LaPresse)