Napoli – Sono decine le segnalazioni al nostro giornale, e migliaia in Italia, di lavoratori che attendono da mesi, fino a 5, la Cig Covid. L’Inps, messo al corrente di questa situazione incresciosa, risponde che si tratta di “tempi congrui”. Saranno congrui forse per chi, crisi o non crisi, epidemia o non epidemia, il suo stipendio continua a percepirlo regolarmente: non sono “congrui” per niente, per i padri e le madri di famiglia, i lavoratori e le lavoratrici che non riescono neanche a mettere il piatto a tavola, come dimostrano le file di centinaia di persone in attesa di ricevere un piatto caldo dalle associazioni di beneficenza.
Peppe De Cristofaro, esponente della segreteria nazionale di Sinistra Italiana, non usa mezzi termini: “Siamo di fronte – dice – a una situazione inaccettabile indegna di un paese civile. Il ritardo nell’erogazione della Cig rappresenta per chi lo subisce una mazzata terribile: parliamo di lavoratori che non hanno alcuna altra possibilità di tirare avanti. E’ una vergogna alla quale il governo dovrebbe porre rimedio al più presto.
A proposito di governo: lei è stato sottosegretario prima all’Istruzione e poi all’Università del governo Pd-M5s-Leu guidato da Giuseppe Conte, ma poi Sinistra Italiana ha scelto di non entrare a far parte di quello guidato da Mario Draghi…
Abbiamo capito subito che un governo con al suo interno forze sovraniste e neoliberiste, come Lega e Forza Italia, non avrebbe avuto la necessaria attenzione per le classi sociali più fragili, e come Sinistra Italiana abbiamo deciso di non sostenerlo e andare all’opposizione. Mi dispiace dirlo, ma i fatti confermano che abbiamo fatto la scelta giusta. Anzi, aggiungerei una riflessione…
Quale?
Quanto accade con la Cig, questi ritardi allucinanti e inaccettabili, sono anche colpa di chi, mesi fa, in piena pandemia e con l’economia in ginocchio, ha deciso di aprire una crisi di governo. Stiamo raccogliendo i frutti avvelenati di quella decisione scellerata. La crisi strisciante, e poi conclamata, hanno provocato un rallentamento dell’azione di governo, una confusione generale e a pagarne i costi sono i cittadini e le fasce sociali più bisognose. Qualcuno dovrà risponderne.