ROMA – “E’ impossibile gestire una città da 3 milioni di persone con 2mila militari. Entrare a Tripoli non significa vincere la guerra ma scatenare una guerra sanguinaria”. Lo dice, facendo riferimento all’offensiva del generale Haftar, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, rispondendo alle domande nel corso delle comunicazioni sugli esiti della Conferenza di Berlino alle Commissioni Esteri e Difesa di Senato e Camera.
La posizione
” Per quanto riguarda i nostri militari in Libia “siamo in contatto con il ministro Guerini. C’è una continua attenzione nei confronti della loro sicurezza. A Tripoli noi abbiamo l’ambasciata e questo ha un valore grande”.”Noi non manderemo mai i nostri militari in Libia a combattere per una delle due parti. Il nostro impegno è sempre di pace”.
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Libia, Di Maio ad Haftar: “Entrare a Tripoli è scatenare una guerra sanguinaria”
"E' impossibile gestire una città da 3 milioni di persone con 2mila militari. Entrare a Tripoli non significa vincere la guerra ma scatenare una guerra sanguinaria".