TRIPOLI – Le forze del governo di unità nazionale (Gna) con base a Tripoli hanno annunciato l’avvio di un contrattacco nei confronti delle forze leali al maresciallo Khalifa Haftar, a sud della capitale dove i combattimenti si sono intensificati. “Abbiamo cominciato la fase d’attacco. Sono stati dati ordini nelle prime ore della mattina di avanzare e guadagnare terreno”. Lo ha dichiarato il portavoce dell’operazione militare del Gna, Moustafa al-Mejii.
La telefonata tra il presidente Trump e Haftar
L’annuncio arriva il giorno dopo una telefonata fra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e Haftar su una “visione comune per la transizione in Libia, verso un sistema politico democratico e stabile”, come ha riferito la Casa Bianca. I due hanno discusso “della necessità di arrivare alla pace e alla stabilità in Libia”, ha fatto sapere la Casa Bianca. Aggiungendo che Trump ha “ammesso il ruolo significativo di Haftar nella lotta al terrorismo e nella messa in sicurezza delle risorse petrolifere in Libia”.
Tripoli è sotto assedio
In vari quartieri della capitale nella mattinata si sono sentite esplosioni. Mentre una squadra di AFP sul posto ha confermato una progressione delle forze pro-Gna ad Ain Zara, nella periferia sud di Tripoli. Dove la linea degli scontri si è quindi spostata qualche chilometro verso sud.
La controffensiva anti-Haftar
La Forza di protezione di Tripoli, coalizione di milizie tripolitane pro-Gna e appoggiate dalle forze antiterrorismo di Misurata, è avanzata anche a Wadi Rabie, sempre alla periferia della capitale. Come hanno fatto sapere fonti interne sul terreno, parlando di otto feriti. Sette raid aerei sono stati poi condotti contro postazioni militari dell’Anl, a sud di Gharian. Così come contro la base aerea di al-Wotya, secondo un portavoce.
(LaPresse/AFP)