Libia, Sassoli: “Prima il cessate il fuoco, poi embargo sulle armi”

Le parole del ministro del Parlamento Europeo

Foto LaPresse - Andrea Panegrossi in foto David Sassoli

MILANO – “La premessa di tutto in Libia è il raggiungimento di una tregua stabile. Il cessate il fuoco è il primo atto da consolidare, seguito dall’embargo sulle armi”. Così intervistato al Corriere della Sera il ministro del Parlamento europeo David Sassoli.

“Se si è arrivati alla Conferenza di Berlino è perché c’é stato uno sforzo da parte dei governi europei, che ha permesso all’Unione di sviluppare un’iniziativa e consentire così alle Nazioni Unite di rilanciare la propria azione. L’Europa ha dimostrato di avere grandi possibilità di intervento nella scena internazionale”, dice Sassoli.

“Il conflitto libico via via ha visto aumentare le influenze straniere: Turchia, Egitto, Russia, Emirati. E tutto questo ha impedito di lavorare ad un processo di pace. La Conferenza di Berlino oggi può dare i risultati attesi da tempo perché gli europei parlano con una voce sola. Casomai le divisioni maggiori adesso sono altrove”, aggiunge

(LaPresse)

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