L’intervista. Gasparri: “Per Fi dati severi. Non si litiga sulle macerie”

Il forzista: “Draghi dovrebbe cacciare Speranza”

NAPOLI (Loredana Lerose) – I livelli di litigiosità interni a Forza Italia non sono più tollerabili. Il partito, così come la Lega e Fdi, dopo la scoppola elettorale dello scorso settembre alle Regionali non può permettersi un flop anche alle Amministrative. Per il senatore Maurizio Gasparri (in foto) la strada da percorrere è una, quella dell’unità. Difficile in Campania.

Il governo è cambiato, ma i ritardi sono sempre gli stessi. Nessun cambio di marcia?

Ci siamo liberati di un governo che non aveva mosso un dito e non aveva uno straccio di idea. Trovo sconcertante che ancora ci sia Speranza al ministero della Salute. Penso che Draghi lo dovrebbe accompagnare alla porta. Nonostante l’incapacità di Speranza, il generale Figliuolo sta imprimendo un’accelerazione. Il problema non è solo organizzativo, ma anche di disponibilità del vaccino. Rispetto al nulla di Conte, Casalino e Speranza c’è stato maggiore coraggio nei confronti delle industrie farmaceutiche da parte di Draghi con un’azione che si è sviluppata anche a livello europeo, ricordiamo che la commissione europea ha fatto tanti errori, e poi c’è una maggiore pianificazione. Forza Italia ha indicato a Draghi, fin dalle consultazioni, il proprio piano per i vaccini, 500 mila vaccinazioni al giorno e mi pare che ci stiamo avviando verso questo standard. Per quanto riguarda l’economia è stato fatto un passo in avanti con l’uscita dai codici Ateco che determinavano inclusioni ed esclusioni ingiuste. E’ evidente che ci sono molti settori insoddisfatti: la ristorazione, il commercio, le palestre e i locali di intrattenimento, solo per citarne alcuni.

Soluzioni?

Chiediamo uno spostamento di 20 miliardi al mese, fino a quando non usciremo dall’emergenza grazie alla vaccinazione di massa, con priorità di destinazione delle risorse ai settori che abbiamo indicato. Speriamo migliori la tempistica, c’è ancora da lavorare, ma se fossimo rimasti in mano a Casalino e Conte staremmo annegando. Ci siamo liberati di una parte degli irresponsabili che stavano al governo, ne rimane ancora qualcuno. Credo, per esempio, che il premier dovrebbe suggerire a Speranza in privato di chiedere la sostituzione in campo per affaticamento, come fanno i calciatori.

Fi e Lega in maggioranza al governo, FdI no. L’unità del centrodestra è in bilico?

Il centrodestra procederà unito. Parlo al futuro perché ancora abbiamo sul territorio qualche incomprensione. Penso che si dovrà procedere uniti. Vedo ancora fibrillazioni, anche in Campania, sulle candidature e rispetto alle scelte territoriali, mi auguro che la fase della discussione si superi presto.

In Campania i capicorrente sono ancora in guerra. Caldoro mette in discussione la Carfagna, Martusciello e Sibilia faticano ad andare d’accordo.

Stanno parlando tra di loro e mi sembra positivo. Credo che i risultati recenti ci impongano coesione e lavoro comune. De Siano, Caldoro e gli altri sapranno individuare l’organigramma migliore, in grado di valorizzare tutti. Le ultime Regionali hanno dato una scossa al centrodestra, anche a quelli che erano convinti di crescere e invece non sono cresciuti. Dobbiamo anteporre l’impegno di tutti alle discussioni e ai personalismi di cui francamente non si avverte il bisogno. I dati sono severi e dobbiamo risalire la china. C’è poco da litigare.

Come vi state organizzando per le Comunali? Con una lettera lei ha chiesto che ovunque venga presentato il simbolo. A Napoli Maresca ha chiesto di rinunciarvi.

Ogni regola ha le eccezioni che si profilano quando ci sono casi che le giustifichino. A Napoli ancora non è chiaro chi sarà il candidato, in linea di principio siamo per la presenza del simbolo di partito con i nostri candidati. Ove ci fossero delle eccezioni servirà l’autorizzazione del presidente Berlusconi. E’ ovvio che le grandi città sono all’attenzione dei leader principali e se ci fossero le ipotesi a cui lei accenna, che nei fatti ancora non ci sono, si farà una valutazione. La politica prevede flessibilità, ma questa discussione non si è ancora definita.

Non avete ancora il candidato sindaco ma a che punto siete con le Comunali?

Il rinvio delle elezioni a ottobre ha allentato le procedure, il che non è una buona cosa. Spero i partiti si parlino presto, già dopo Pasqua anche perché se l’estate sarà meno complicata di quest’inverno e della primavera grazie ai vaccini, a ottobre ci si arriva velocemente. Penso che adesso sia già tempo di prendere queste decisioni.

De Luca parla già di vaccini russi. Che ne pensa?

Per fortuna i russi di adesso non sono come quelli che piacevano a De Luca da giovane. De Luca quando sente la Russia ha uno scatto istintivo e la mente gli va a Stalin suo mito giovanile, a Breznev suo mito della maturità e all’Urss che non c’è più. Qualcuno dovrebbe dirglielo. Potremmo fare uno scambio noi ci prendiamo lo Sputnik e loro De Luca.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome