L’intervista. Martina: “Governo a casa subito Impossibile il dialogo coi 5 Stelle”

L’ex segretario nazionale del Pd: “Restiamo compatti su Roberti, la destra porta il Paese su una via pericolosa”

Foto LaPresse - Pietro Masini 05/08/2018 Pistoia Cronaca: Maurizio Martina alla Festa de' l'Unità.

Ha guidato il Pd nell’ora più buia, quella della ricostruzione dalle macerie renziane, ora Maurizio Martina, deputato ed ex segretario nazionale, spera in una rinascita del partito e rilancia i dem come veri antagonisti del governo Lega-5 Stelle. A ‘Cronache’ ha auspicato un rapido ritorno al voto per le Politiche, respingendo l’ipotesi lanciata dal leader di Forza Italia di cambiare il governo senza passare per le urne.

Onorevole, Silvio Berlusconi in un’intervista a ‘Cronache’ ha aperto alla possibilità di un nuovo governo senza tornare alle urne. Lo crede possibile?

No, spero tanto che questo governo salti. Prima va a casa e meglio è. Penso che l’unica soluzione sia ridare la parola ai cittadini con un nuovo voto.

Quindi esclude la possibilità di un dialogo tra il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle?

Decisamente. Non esistono le condizioni, anche perché in questi mesi hanno portato avanti le peggiori scelte possibili.

A proposito di scelte, il boom del Movimento 5 Stelle alle Politiche nel Mezzogiorno è stato attribuito alla promessa del reddito di cittadinanza. Viste le lamentele di tanti cittadini delusi, potrebbe rivelarsi un boomerang?

Ho girato diverse realtà del Mezzogiorno, ci sono tantissimi cittadini disillusi, arrabbiati, nei confronti del Movimento 5 Stelle e della destra perché sono state fatte troppe promesse e la distanza con la realtà si è rivelata siderale.

Come interpreta il rinvio a dopo le Europee del Consiglio dei ministri? Di Maio e Salvini sono ormai incompatibili?

Abbiamo assistito a settimane di scontro tra i due, hanno bloccato il governo, lo hanno usato per la campagna elettorale, si sono completamente dimenticati dell’interesse generale. Hanno saputo solo rinviare e insultarsi. Lo stanno facendo anche in questi minuti sulla Pedemontana lombarda, su quella veneta, sul salvataggio di Carige, su qualsiasi cosa. Se le danno di santa ragione. Stanno insieme solo perché la voglia di restare al potere è più forte delle loro divisioni.

Alle ultime Politiche, in Campania, il Pd è sceso fino al 14 e al 12%. Il 20% è un obiettivo possibile?

Non mi pongo limiti. Penso che la cosa fondamentale sia ottenere un segno più rispetto alle ultime elezioni, allargare il consenso, aumentare i voti alla nostra lista unitaria e farlo ovunque nel Paese, certamente anche in Campania.

La decisione del segretario nazionale per il ruolo di capolista nella circoscrizione meridionale è caduta su un candidato di alto profilo come Franco Roberti. Teme che le correnti possano danneggiare la sua corsa?

No, invito tutti i cittadini campani a sostenere con grande passione Franco Roberti, perché ha una storia da servitore dello Stato che dà prestigio all’Italia e può essere utilissima in Europa. Sono convinto che servano esperienze come la sua per essere rappresentati al meglio. Pochi giorni fa, ai Quartieri Spagnoli di Napoli, abbiamo potuto ascoltare la voce di una personalità straordinaria di questa terra. La sua elezione sarebbe davvero un privilegio per tutto il Paese.

L’anno prossimo in Campania si voterà per le Regionali. Il risultato delle Europee inciderà sulla scelta dei candidati? Sulla riconferma di De Luca è già tutto deciso?

Tutti noi dovremo dare una mano perché in una regione cruciale come quella campana si possa continuare con il buon governo della coalizione guidata dal Partito democratico. E’ una sfida molto impegnativa, di grande importanza, e va fatto un passo alla volta. Ora abbiamo da dare un segnale forte di recupero e di novità con le Europee.

A Napoli è stato appena inviato un commissario. Rispetto a De Magistris c’è una dura opposizione in Comune e un patto di collaborazione in Città metropolitana. Crede possibile un dialogo con il sindaco?

Non devo essere io a giudicare ciò che è possibile o meno. So che a Napoli, di sicuro, c’è molto lavoro da fare. Il commissario Michele Meta è persona autorevole, capace e sono sicuro che riuscirà a dare un contributo perché il Pd si prepari bene a questo voto e a quelli che verranno. A proposito di Napoli, sono molto contento per l’assoluzione completa di Antonio Bassolino: credo sia giusto riconoscere lo stile con cui ha affrontato anni difficili e l’apporto che una personalità come la sua ha sempre dato al nostro dibattito, anche esprimendo posizioni critiche.

Per il Partito democratico di oggi il vero nemico è all’esterno o teme più le liti tra le correnti?

No, i veri avversari sono Lega e 5 Stelle. Bisogna fermare questa destra pericolosa che sta portando l’Italia su un crinale delicato. Prima di tutto ci sono gli interessi degli italiani e il pericolo rappresentato questo governo è ormai evidente.

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