NAPOLI – Il tempo stringe, le Comunali si avvicinano e il centrodestra non può più aspettare nell’indicazione dei candidati. La partita a livello nazionale è complessa, ma nelle ultime ore, dopo il blitz napoletano di Giorgia Meloni, si respira fiducia negli ambienti di Fratelli d’Italia. Il consigliere regionale Alfonso Piscitelli non si nasconde e annuncia che presenterà sue liste d’appoggio al centrodestra alle Amministrative, ma avverte sulla necessità di chiudere l’accordo di coalizione quanto prima.
Consigliere, Fratelli d’Italia ha ufficializzato la candidatura di Maresca a Napoli mettendo da parte Sergio Rastrelli. E’ stata una buona scelta?
Giorgia Meloni a Bagnoli ha ribadito, davanti a Maresca e Rastrelli, che il primo è una risorsa aggiuntiva e che il secondo rafforza l’idea di una squadra intorno a un progetto per Napoli che possa essere di legalità a 360 gradi. E su questa strategia sono pienamente d’accordo. Bisogna trovare un punto di sintesi tra chi merita e chi avrebbe meritato.
Quale potrebbe essere il punto di sintesi?
Se Rastrelli era presente vuol dire che ha accettato la scelta di Maresca, poi col tempo troveremo una formula per confermarlo come protagonista.
A Caserta, invece, non c’è ancora il via libera alla corsa di Gianpiero Zinzi. Come mai?
Non voglio parlare con le parole di Giorgia, ma anche lei ha ammesso che esistono dei problemi a livello nazionale e si spera tutto possa essere superato in maniera veloce. Alcune nomine, a cominciare dal caso Copasir, hanno creato problemi. Questo non ci esime dalla responsabilità di trovare una soluzione rapida. Per noi comunque il candidato è Zinzi, giovedì arriva Salvini a Caserta e credo che la partita si chiuderà. Abbiamo le nostre liste pronte. Personalmente guiderò Campania in Movimento in appoggio a Fratelli d’Italia.
Se Meloni e Salvini sono d’accordo su Zinzi, vuol dire che il problema è Forza Italia?
Sono questioni romane. Arrivano tante voci. Potrei dire cose inesatte. Ma credo che si è trovata la sintesi su Battipaglia, la si troverà anche per Caserta e Santa Maria Capua Vetere.
Che idea si è fatto delle difficoltà dei Comuni che non riescono a garantire il personale in servizio?
Sulla carenza di personale si sono fatti tanti discorsi strumentali rispetto a un concorsone che deve fornire ai Comuni personale qualificato. La realtà è che se nei Comuni in dissesto, quelli quindi impossibilitati ad assumere, lo Stato non mette in campo soluzioni tutto diventa chiacchiera inutile e fantasia. Le problematiche economiche dei Municipi vanno sanate in qualche modo, altrimenti sarà sempre peggio. O c’è un impegno del governo centrale, chiaramente accertando le responsabilità degli errori che sono stati fatti, oppure non ce la farà nessun Comune.
Qual è la sua valutazione sulla gestione, da parte di Palazzo Santa Lucia, della pandemia?
Lei mi provoca (ride ndr). Ho contestato a De Luca, in tempi non sospetti, anche controvento e contro qualsiasi valutazione che poteva essere più comoda per me, tutta una serie di errori. Se la Campania si è in parte salvata dai guai seri lo deve al coraggio, all’impegno e alla qualità umana degli addetti ai lavori. Le sue scelte sono state molto ondivaghe: prima voleva chiudere tutto, poi aprire. Ora De Luca dice che l’aumento dell’indice Rt, oggi il peggio d’Italia, non è responsabilità della Regione, ma del governo, prendendo già le distanze dai provvedimenti che sarà costretto a firmare. De Luca, in sostanza, recita la parte di quello che comanda solo quando gli fa comodo.
C’è chi ritiene che l’opposizione a De Luca sia stata troppo blanda in questo primo anno. Concorda?
Io sono uno dei pochi che la sta facendo sul serio, in effetti. E questo in Consiglio si vede, eccome. L’ho pubblicamente rimproverato anche a Caldoro. Spero ci si renda conto che il miglior servizio che si possa rendere ai cittadini è fare l’opposizione come si deve. I cittadini ci hanno eletti per questo. Bisogna sempre tenerlo ben presente.