Ibrida o usata, quale auto inquina meno

NAPOLI – L’etica ambientalista mira alla riduzione dello spreco e all’ottimizzazione di prodotti e materiali che già sono nelle nostre disponibilità. Il riciclo è la pratica simbolo dell’ecologia, che si affianca all’impiego del ‘second hand’, che negli ultimi anni sta spopolando. Dai vestiti, agli accessori, dai cellulari ai mobili, dal vintage agli abiti ‘a noleggio’: sono tutte mode in costante crescita in ogni angolo della Terra. Questa tendenza abbraccia anche altri aspetti, relativi al trasporto di persone e merci.

BOOM DI AUTO USATE

Dall’ultimo bollettino mensile Auto-Trend, l’analisi statistica realizzata dall’Automobile Club d’Italia sui dati Pra, emerge che nei primi sei mesi del 2021 le nuove immatricolazioni di veicoli sono in affanno, mentre c’è stato un vero e proprio boom del settore dell’usato. Rispetto ai primi sei mesi del 2020 quest’anno si segna il +40,8%. Per ogni 100 autovetture nuove ne sono state vendute 172 usate nel mese di giugno e 169 nel primo semestre dell’anno. La stessa tendenza si registra anche per le moto: l’acquisto dei veicoli si due ruote usati è in crescita del 30,3%.

AUTO NUOVE: QUANTO INQUINANO

Nella fase di produzione delle auto, tradizionali ed elettriche/ibride (escluse le batterie), le emissioni sono pressoché equivalenti dal punto di vista dell’impatto ambientale. La produzione e lo smaltimento delle batterie infatti è uno dei principali fattori critici, in quanto comporta l’emissione di grandi quantità di sostanze climalteranti. In particolare, l’estrazione e la lavorazione del litio comporta il rilascio nell’ecosistema di elevate quantità di sostanze eutrofizzanti. Volendo fare un confronto tra le varie tipologie, in termini di emissioni climalteranti, le auto elettriche inquinano meno, seguite dalle auto diesel e poi, allo stesso livello, dal metano e dall’ibrido a benzina. La peggiore di tutte è l’auto a benzina, mentre il Gpl risulta una via di mezzo tra benzina e diesel.

LA SCELTA GREEN: VEICOLI USATI

Se è vero che da un lato le automobili di ultima generazione, ibride ed elettriche, possono contare su motori che consumano meno carburante e producono meno diossido di carbonio, bisogna tenere conto anche dei costi di smaltimento delle vecchie vetture. L’impronta ambientale derivante dalla produzione di un veicolo nuovo sommata a quella che si ottiene dallo smaltimento della vecchia vettura sono nettamente elevate, molto di più di un’auto usata. Gli ambientalisti consigliano quindi di sfruttare la vettura che abbiamo già a disposizione, fino a quando possibile. Dal punto di vista ambientale è meglio acquistare un’auto usata in buone condizioni e dal chilometraggio non troppo elevato. Una buona soluzione è quella dei veicoli a chilometro zero: si tratta di auto aziendali da dimostrazione per gli showroom o immatricolate per colmare le quote di mercato, che hanno pochissimi chilometri all’attivo, e hanno prestazioni assimilabili a quelle di una vettura nuova di zecca.

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