MILANO – L’Italia si ‘schiarisce’ e passa in arancione. Restano solo quattro (Valle D’Aosta, Campania, Puglia e Sardegna) le regioni che questa settimana saranno ancora in zona rossa, quella con il più alto livello di restrizioni. Intanto i dati del contagio confermano il trend in discesa rispetto ai sette giorni precedenti. Nelle ultime 24 ore i tamponi positivi sono stati 15746 con 331 persone decedute. Prosegue, anche se in maniera contenuta, pure l’abbassamento della pressione sugli ospedali con 316 ricoverati in meno nei reparti e nelle terapie intensive (-3).
Una flessione della curva che porta la questione delle riaperture anticipate, rispetto al decreto che fino al 30 aprile detta le regole con l’abolizione della zona gialla, al centro della scena. Il premier Draghi ha più volte detto di volersi affidare esclusivamente ai dati scientifici ma le varie anime del governo spingono, chi da una parte e chi dall’altra. Dal centrodestra Antonio Tajani chiede un cdm il 20 aprile “per verificare dove si può andare in zona gialla”. Le riaperture sono un cavallo di battaglia storico pure della Lega e di Matteo Salvini ma dal Pd il ministro del Lavoro, Andrea Orlando ribatte mettendo in luce come “non si realizzano con dichiarazioni o interviste, ma accelerando sui vaccini”.
(LaPresse)