Livorno, 13 apr. (LaPresse) – Due imprenditori livornesi risultano indagati per evasione fiscale e per bancarotta fraudolenta nell’ambito di un’indagine condotta dalla guardia di finanza che ha eseguito anche il sequestro preventivo, emesso dal gip su richiesta della Procura livornese, di disponibilità finanziarie, quote sociali e immobili per un valore di circa 400.000 euro, riconducibili a una società di capitali che opera nel settore del commercio all’ingrosso di materiale elettrico e dei suoi due amministratori. Le indagini hanno messo in luce numerose criticità sul conto della società e dei suoi amministratori che, negli anni dal 2011 al 2015, non hanno presentato le dichiarazioni fiscali obbligatorie, celando al Fisco gli introiti conseguiti, ammontanti a circa 3,5 milioni di euro. Sempre secondo gli investigatori, i due indagati avrebbero distratto dalle casse della società, dichiarata fallita nel maggio del 2015, liquidità per oltre 250.000 euro, motivo per cui sono chiamati a rispondere del reato di bancarotta fraudolenta.