Lo dice la Cassazione: “I soldi della Lega vanno sequestrati”

Per la Suprema Corte vanno immobilizzati fondi fino ad arrivare alla 'soglia' di 48 milioni 969mila euro

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse
di Benedetta Dalla Rovere

MILANO (LaPresse) – I soldi della Lega vanno sequestrati. Ovunque si trovino, dato che secondo il Tribunale di Genova sono stato accumulati grazie a una truffa ai danni dello Stato sui rimborsi ai partiti per i contributi elettorali. Lo dice la Cassazione, che il 12 aprile scorso aveva accolto il ricorso della Procura di Genova. Ordinando al Riesame del capoluogo ligure di esprimersi nuovamente sul tesoretto del Carroccio. Finora, infatti, sono stati bloccati ‘solo’ 1,6 milioni di euro trovati dalle Fiamme Gialle sui conti del partito quando è stato disposto il sequestro.

Per la Suprema Corte, invece, vanno immobilizzati fondi fino ad arrivare alla ‘soglia’ di 48 milioni 969mila euro

Somma per cui il Tribunale di Genova il 24 settembre 2017 aveva condannato il senatur Umberto Bossi, il tesoriere Francesco Belsito e altri tre imputati e aveva ordinato la confisca.

Gli ‘ermellini’ nelle motivazioni di quella decisione, redatte dal giudice Giovanna Verga (presidente Matilde Cammino), sostengono che il sequestro deve andare avanti. E deve riguardare tutti i fondi riconducibili al Carroccio, sia che si trovino su conti bancari, che su libretti o depositi. Adesso al palla passa di nuovo al Riesame, che dovrà emettere un nuovo provvedimento tenendo in considerazione le indicazioni, vincolanti, della Cassazione.

Non solo

Per gli ‘ermellini’, adesso la Guardia di Finanza può procedere al blocco dei conti della Lega in forza del decreto di sequestro, emesso lo scorso 4 settembre dalla Procura di Genova. Il tutto, senza la necessità di un nuovo provvedimento per eventuali somme trovate su conti in momenti successivi al decreto. Per Giovanni Ponti, legale del Carroccio, invece, le uniche somme sequestrabili sono quelle trovate “al momento dell’esecuzione”. La Cassazione, però, ha rivelato che i soldi sui conti potrebbero non essere stati trovati al momento del decreto “per una impossibilità transitoria o reversibile”.

Tranchant sul punto Matteo Salvini che ha fatto sapere che quelle somme non ci sono più: sono state spese nel corso degli ultimi 10 anni. Nel frattempo, però, la caccia al tesoretto del Carroccio è ripartita anche in virtù di una nuova inchiesta della Procura di Genova, questa volta per riciclaggio, nata proprio dopo il verdetto per la truffa. Un paio di settimane fa è emerso, grazie a una rogatoria, che i magistrati stavano cercando i soldi in Lussemburgo.

Le motivazioni della Suprema Corte hanno subito scatenato le reazioni della Lega

“Forse l’efficacia dell’azione di governo della Lega dà fastidio a qualcuno, ma non ci fermeranno certo così”, fa sapere Giulio Centemero, deputato del Carroccio e amministratore del partito. E da ambienti vicini a via Bellerio emerge l’intenzione dei vertici del partito di querelare chi “parla a sproposito di soldi rubati” dal Carroccio.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome