L’obesità uccide anche la Terra

Cibo spazzatura e chili di troppo causano spreco di acqua, suolo e CO2. La pandemia fa crescere vertiginosamente il numero di persone in sovrappeso e a pagarne le spese sono la salute e l’ambiente

Cibo spazzatura, zero sport e mancata consapevolezza alimentare. L’obesità avanza nel nostro Paese e trova un alleato nel Covid. Secondo le ultime stime fornite da Coldiretti quasi un bambino italiano su tre (il 30%) è obeso o in sovrappeso con una tendenza aggravata dalla pandemia, dove i lunghi periodi trascorsi in casa hanno portato ad aumentare il consumo di cibi spazzatura e bevande zuccherate e a ridurre l’attività fisica, con più ore passate davanti alla tv e al pc. I lockdown e le misure di prevenzione con la chiusura a più riprese delle scuole in un anno e oltre di Covid hanno impattato pesantemente sulla salute dei minori ancor più che sugli adulti, che tra le esigenze lavorative e la possibilità di fare attività fisica almeno individuale, sono riusciti ad assorbire meglio i problemi causati dalla permanenza forzata tra le mura domestiche. Al contrario, bambini e adolescenti hanno subito tutti gli effetti negativi del blocco degli spostamenti, con il risultato di aver consumato un pasto in più, spesso a base di cibi spazzatura e bibite gassate, ridotto il consumo di frutta e verdura, incrementato di ben 5 ore il tempo passato davanti allo schermo tra televisione, internet, videogiochi e didattica a distanza. L’obesità è pericolosa per la salute ma anche per l’ambiente, scopriamo perché.

Danni ambientali

Nell’ultimo decennio, il peso dell’obesità nei paesi occidentali e in quelli in via di sviluppo è più che raddoppiato. Tra le diverse cause, l’obesità è fondamentalmente dovuta ad un consumo eccessivo di calorie che nel tempo si trasformano in grasso corporeo, con il grasso addominale come indice affidabile degli impatti negativi sulla salute. Ma l’obesità non nuoce solo al nostro organismo, fa male anche all’ambiente perché ha come conseguenza lo spreco alimentare, che ha un costo elevato in termini ecologici perché al cibo in eccesso corrispondono emissioni di anidride carbonica, spreco di acqua e terreno. Secondo uno studio italiano pubblicato su Frontiers in Nutrition, gli alimenti ad alto contenuto calorico, ovvero il cosiddetto ‘cibo spazzatura’, sono anche quelli che utilizzano più terreno, più acqua ed emettono più gas serra e quindi danneggiano l’ambiente. E’ stato dimostrato che gli alimenti ad alto contenuto energetico rappresentano un inutile costo ecologico.

Lo studio

Secondo lo studio di ‘Frontiers in Nutritional Immunology’, calcolando la popolazione italiana in sovrappeso, circa 20 milioni, e quella obesa, poco inferiore ai 6 milioni di individui, viene fuori che abbiamo 2.081 miliardi di chili in eccesso. Si tratta di uno spreco alimentare che provoca danni ambientali che non si possono trascurare per terreni, acqua e anidride carbonica. Rappresenta uno spreco di acqua pari al 13% del volume del Lago di Garda, per la CO2 i chili di troppo corrispondono all’11,8% delle emissioni provocate dalla produzione agricola in Italia e per il consumo di terreno parliamo di una superficie pari al 73% della superficie di Asia ed Africa.

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