A Londra, nel sobborgo settentrionale di High Barnet, è sorto un modello abitativo innovativo e sostenibile chiamato New Ground. Questo progetto rappresenta una forma speciale di cohousing, concepita esclusivamente per donne con più di 50 anni che hanno scelto di non vivere in solitudine, costruendo una comunità basata sulla condivisione e il mutuo supporto.
La struttura ospita 25 appartamenti, ciascuno abitato da una donna di età compresa tra i 58 e i 94 anni. La filosofia alla base di New Ground è semplice ma potente, come dichiarato dalle stesse residenti: “Invece di vivere da sole, abbiamo vicine amichevoli e disponibili”. Questa non è una semplice soluzione abitativa, ma una scelta consapevole di intraprendere un percorso di vita comune, ridefinendo il concetto di vicinato in un’epoca di crescente individualismo.
La vita a New Ground è scandita da numerose attività collettive che rafforzano i legami tra le abitanti. Una spaziosa sala comune diventa il cuore pulsante della comunità, ospitando cene settimanali, lezioni di yoga e cineforum. È stato inoltre previsto un mini-appartamento dedicato agli ospiti, a testimonianza di una comunità che, pur essendo coesa, rimane aperta verso l’esterno e favorisce il mantenimento dei legami familiari e amicali di ciascuna residente.
Un elemento centrale del progetto è la sua forte impronta ecologica. Le case, semplici ma funzionali, si affacciano su un ampio giardino comune che le stesse donne curano personalmente. Questo spazio verde non è solo un luogo di relax, ma una vera oasi di biodiversità urbana, ricca di fiori selvatici, bacche e alberi da frutto i cui prodotti vengono condivisi. La gestione diretta del giardino promuove un rapporto attivo con la natura e l’autosufficienza alimentare su piccola scala.
L’approccio alla sostenibilità si estende oltre il giardino. La comunità ha infatti a disposizione un servizio di automobili condivise (car sharing), una soluzione intelligente per ridurre il numero di veicoli privati in circolazione, abbattendo così l’impatto ambientale legato alla mobilità. Anche le abitudini quotidiane, come fare la spesa e cucinare insieme, contribuiscono a minimizzare gli sprechi alimentari e a ottimizzare le risorse, incarnando un modello di consumo più responsabile.
L’esperienza di New Ground offre quindi una duplice risposta a sfide contemporanee cruciali. Da un lato, si è rivelata una strategia efficace per contrastare l’isolamento sociale che spesso colpisce le persone in età avanzata. Dall’altro, ha dimostrato come la creazione di comunità solidali possa promuovere stili di vita più sostenibili e rispettosi del pianeta, rappresentando un esempio virtuoso di come le relazioni umane e la cura del pianeta possano andare di pari passo.
