L’orrore continua: dopo l’odissea degli orsi, Fugatti ordina l’abbattimento di due lupi

Politica di sterminio? La critica cresce per le azioni del presidente della provincia autonoma di Trento contro la fauna

Foto di Christel Sagniez
Foto di Christel Sagniez

Il Trentino, terra di paesaggi incantevoli e biodiversità inestimabile, è stato teatro di una controversia ambientale che ha scosso gli animi degli amanti della natura. Il Presidente del Trentino, Maurizio Fugatti, noto esponente della Lega, ha scatenato una forte indignazione tra gli animalisti e le associazioni di difesa degli animali con la sua decisione di ordinare l’abbattimento di due lupi – è il primo caso in Italia – specie protetta a livello europeo.

La mossa ha suscitato particolare sdegno a causa della precedente vicenda che ha coinvolto i tentativi di Fugatti di far abbattere e trasferire una settantina di orsi. Questi atti hanno portato molti a definire il presidente come un vero e proprio persecutore di animali, che sembra vedere nell’abbattimento la soluzione definitiva a tutti i problemi legati agli animali selvatici.

La decisione di firmare un’ordinanza per l’abbattimento dei lupi è stata presa in risposta a un alto numero di aggressioni ai danni di animali da allevamento nella zona di Malga Boldera, sul versante trentino dei Monti Lessini (nel comune di Ala). Diciotto animali, sedici bovini e due asini, sono stati attaccati in un pascolo, portando a una crescente preoccupazione tra gli allevatori locali. Il provvedimento sembrerebbe non interessare all’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), secondo il quale l’uccisione dei lupi “non appare incidere significativamente sullo stato di conservazione della popolazione del Trentino Alto Adige”.

La voce degli animalisti

Tuttavia, le associazioni animaliste, come la Lega Anti Vivisezione (LAV) e l’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali), hanno protestato veementemente contro questa decisione, sottolineando che il lupo è una specie protetta da leggi europee. Accusano Fugatti di perseguitare la fauna selvatica anziché cercare soluzioni più rispettose dell’ambiente e degli animali. Dichiara Francesco Emilio Borrelli (Deputato Alleanza Verdi-Sinistra): “Ma è mai possibile che non riesca a immaginare una società in cui il mondo animale possa convivere con l’uomo? […] Anche in questo caso, sosterremo la battaglia delle associazioni animaliste che propongono soluzioni ragionevoli in contrapposizione agli abbattimenti”.

La LAV, in particolare, ha etichettato l’azione di Fugatti come una “guerra scellerata” e si sta già movimentando per porre fine a questi “atti immorali e inutili”. In un comunicato ufficiale, l’OIPA ha espresso profonda preoccupazione per le politiche del presidente, affermando di valutare azioni legali per fermare la sua persecuzione alla fauna selvatica.

La comunità degli animalisti si prepara a manifestare il proprio dissenso nel giorno precedente all’apertura generale della caccia, con una grande mobilitazione a Trento il 16 settembre. Le associazioni e i cittadini si uniranno per chiedere il rispetto della fauna selvatica e la promozione di soluzioni più sostenibili e compassionate verso gli animali. La protezione dell’ambiente e delle specie animali dovrebbe essere una priorità, e sarebbe auspicabile che le istituzioni cercassero soluzioni più pacifiche e sostenibili per affrontare le sfide legate alla convivenza con la fauna selvatica.

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