Lucca, un fermo per il poliziotto ferito. Salvini: “Delinquenti a casa a calci”

Secondo gli investigatori, la sera dell'aggressione il 20enne sarebbe stato a spacciare nella pineta viareggina con altri connazionali

Attentato sventato in Sardegna
Foto LaPresse/uff stampa polizia

LUCCA“Esprimiamo la nostra vicinanza al poliziotto ferito e ribadiamo il nostro impegno a rispedire a casa a calci i delinquenti”. Con queste parole stamattina il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, è intervenuto sul caso del ferimento di un agente di polizia delle squadre volanti del commissariato di Viareggio (Lucca), Aniello Ferro, 28 anni, colpito con un mattone in testa lo scorso 6 febbraio mentre era impegnato in un servizio di contrasto allo spaccio della droga nella pineta di Ponente della Versilia.

Sottoposto a fermo il presunto responsabile

Poche ore dopo la dichiarazione di Salvini, dalla Questura di Lucca è arrivata la notizia del fermo del presunto autore del ferimento: Mustapha Rami, 20 anni, di nazionalità marocchina, irregolare in Italia e senza fissa dimora. Il giovane è accusato di tentato omicidio.

Il poliziotto ha riportato diverse ferite mentre era in servizio

L’agente aveva riportato una frattura dell’osso frontale e un’emorragia cerebrale, e si è sottoposto ad un’operazione d’urgenza all’ospedale di Livorno. Solo da poche ore i medici l’hanno dichiarato fuori pericolo e le sue condizioni sono definite in miglioramento. Molti politici, in maniera bipartisan, appresa la notizia del ferimento, avevano espresso solidarietà al poliziotto. I sindacati di categoria avevano posto l’attenzione anche sulla necessità di dotazioni adeguate per gli agenti, come il taser, e sulla carenza di personale.

Le indagini svolte dagli agenti

Dalla sera dell’aggressione è stata incessante l’attività investigativa dei poliziotti del commissariato di Viareggio e della squadra mobile della questura, unita all’intensificazione dei servizi di controllo del territorio per identificare e fermare l’aggressore. L’indagine, coordinata dalla procura di Lucca, già poche ore dopo il fatto ha permesso di individuare in Rami il probabile responsabile. Il giovane marocchino era già noto alle forze dell’ordine.

Il giovane aveva precedenti

Il 20 dicembre scorso, hanno spiegato gli investigatori, era stato fermato e identificato nella piazza di spaccio dagli uomini della squadra mobile. In quella occasione riuscì a disfarsi di 100 grammi di hashish che furono rinvenuti, tra la vegetazione, solo il giorno successivo anche grazie all’impiego delle unità cinofile di Firenze. Ancora prima, il 6 ottobre scorso, gli agenti hanno controllato la sua stanza di un albergo di Viareggio. In quella occasione lo hanno trovato, con altri connazionali, nella disponibilità di quasi due mila euro in contanti, probabilmente provento di spaccio.

Operazione antispaccio

Secondo gli investigatori, la sera dell’aggressione il 20enne sarebbe stato a spacciare nella pineta viareggina con altri connazionali. A un certo punto si sarebbe accorto della presenza del poliziotto che era appostato tra la vegetazione in servizio di osservazione definita in termini tecnici “discreta”. Rami, sentendosi braccato, avrebbe impugnato un corpo contundente, probabilmente una grossa pietra o un mattone, colpendo il poliziotto.

Si attende l’udienza in tribunale

Ieri sera, gli uomini del commissariato di Viareggio e della squadra mobile, acquisiti ulteriori elementi a carico del 20enne, anche grazie alla sinergia investigativa con la compagnia dei carabinieri di Viareggio, e individuata la sua abitazione, si sono appostati per essere sicuri che il sospettato fosse in casa e poi hanno eseguito il fermo, reso necessario dal pericolo di fuga. Gli agenti hanno trasferito Rami in carcere in attesa dell’udienza di convalida che si terrà nei prossimi giorni al tribunale di Lucca.

(LaPresse)

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