L’urlo di Posillipo: ridateci gli alberi

La campagna provocatoria dell’associazione Gazebo Verde: cartelli sui tronchi mozzati

NAPOLI – Il più famoso dipinto di Edvard Munch, “L’Urlo”, nella sua immagine stilizzata, è comparso su tutti i tronchi mozzati di Posillipo. Decine di cartelli, come tante piccole lapidi, a testimoniare il grido di disperazione di un patrimonio arboreo ridotto a zero e di cui non restano che tronchi decapitati. Il quartiere napoletano chiede aiuto così, urlando a squarcia gola la sua sua rabbia, proprio come quel personaggio simbolo dell’Espressionismo europeo.

L’urlo di un’intera collina, defraudata di oltre 200 pini secolari crudelmente rasi al suolo dall’amministrazione centrale. Il gesto provocatorio è l’iniziativa “L’urlo di Posillipo” concepita da ‘Gazebo Verde’, associazione che si batte in difesa del verde pubblico, che ha fatto della rinascita di Posillipo il suo obiettivo numero uno. Lo scorso mese i membri dell’associazione, capitanata da Mariateresa Ercolanese, hanno raccolto oltre 2000 firme da sottoporre all’attenzione del ministro dell’Ambiente Sergio Costa. L’amarezza è grande: dopo tante promesse fatte dal Comune di Napoli, i resti dei tronchi mozzati sono ancora in strada, e nessuna notizia ancora trapela per la rimessa a dimora di nuovi esemplari che possano sostituire quelli tagliati. Sullo sfondo, la delusione per la prolungata chiusura del Parco Virgiliano. “Sapevamo che il parco sarebbe stato riaperto il 29 gennaio. Oggi con stupore constatiamo che ancora una volta invece è chiuso. Siamo stanchi dei continui annunci, delle chiacchiere e di tutto quello che viene promesso e poi smentito in questa città. L’unica verità è che oggi il Virgiliano ancora non apre. Prima di annunciare progetti mai realizzati l’amministrazione ci pensi due volte: comunicare alla cittadinanza che il 29 gennaio avrebbe riaperto e trovarlo chiuso è ancora una volta una grande bugia che viene raccontata ai napoletani”, afferma la presidentessa di ‘Gazebo Verde’.

La campagna “L’urlo di Posillipo” mira a dar voce agli alberi che non ce l’hanno più, “per i quali vogliamo giustizia. Ci chiediamo ancora che fine abbiano fatto quei famosi progetti relativi agli stanziamenti della Città Metropolitana previsti anche per l’area di Posillipo. Venite a fare un giro qui per vedere quello che è stato fatto al paesaggio di questa zona”. L’impegno dell’associazione non si ferma solo a Posillipo: Gazebo Verde sta infatti preparando anche una ‘mappatura del degrado’ per il quartiere di Fuorigrotta e quello del Vomero.

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