MILANO – Scoppia il caso Davide Casaleggio nella maggioranza. Il presidente dell’Associazione Rousseau annuncia che parlerà della piattaforma a margine di un evento organizzato dall’Onu e il Pd insorge, gridando al conflitto di interessi. Perché l’organizzazione del ‘Digital Citizenship: Crucial Steps Towards a Universal and Sustainable Society’, sebbene aperto ai “rappresentanti istituzionali di vari Stati oltre che, come nel mio caso, professionisti e rappresentanti della società civile provenienti da ogni parte del mondo che si occupano di nuove tecnologie e innovazione”, spiega il figlio del co-fondatore del M5S, è comunque affidata alle diplomazie dei Paesi membri.
Il caso Casaleggio
Ergo, alla Farnesina, dove siede Luigi Di Maio, capo politico del M5S, di cui Rousseau è il cuore pulsante. Leadership ribadita proprio dall’imprenditore: “Luigi è il capo politico del Movimento ed è stato confermato pochi mesi fa dalla stragrande maggioranza dei nostri iscritti”. Una concomitanza di fattori che hanno fatto storcere il naso prima di tutto ai partner di governo.
Il Pd grida al conflitto d’interessi
L’ex presidente dem, Matteo Orfini, non usa giri di parole, ad esempio. “Capisco che ora siamo al governo insieme, ma proprio per questo dobbiamo dirci la verità: che il Governo italiano organizzi la presenza di Casaleggio all’Onu per promuovere la sua associazione non è normale. A proposito di conflitto d’interessi”. Un fil rouge che lo accomuna al collega Filippo Sensi: “Leggo di una proposta Casaleggio all’Onu. A nome, nientemeno dell’esecutivo italiano. Quale? Quello di prima? Quello di adesso? E il governo? Russò? Sveglia”, twitta l’ex portavoce di Matteo Renzi e Paolo Gentiloni.
Anche Andrea Romano picchia duro: “Casaleggio continua ad evitare il macigno che pesa sulla democrazia italiana: il conflitto d’interessi tra la sua azienda privata e il partito dai cui parlamentari riceve finanziamenti obbligatori”, scrive sui social network. Aggiungendo: “Superare quel conflitto d’interessi sarebbe nell’interesse di tutti, anche della maturazione del M5S”.
Pioggia di critiche anche da Forza Italia e Fratelli d’Italia
Critiche arrivano anche dalle opposizioni. La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, punta il dito: “Il governo in cui siede Di Maio, ministro degli Esteri e capo politico del M5S, organizza all’Onu un evento sulla cittadinanza digitale e invita Davide Casaleggio a promuovere il progetto Rousseau. Nessuno ha niente da dire su questo enorme conflitto di interessi? Cercasi coerenza Cinquestelle”. Seguita dalla forzista Matilde Siracusano: “Per anni, i grillini hanno ingiustamente accusato Berlusconi di utilizzare il governo per le sue aziende e per la pubblicità, loro invece hanno trasformato il governo stesso in un grande spot per i loro affari”. L’esponente azzurra chiede l’intervento del Parlamento: “È un conflitto d’interesse gigantesco”.
(LaPresse/di Dario Borriello)