ROMA – Superato lo scoglio giustizia, ora per il Movimento 5 Stelle arriva un altro appuntamento decisivo. Lunedì si apriranno le urne virtuali per dare voce agli iscritti sul nuovo Statuto firmato Giuseppe Conte, con il beneplacito, decisamente tumultuoso, del garante Beppe Grillo. Dalle ore 10 alle 22 del 2 e 3 agosto, infatti, i grillini saranno chiamati a votare in prima convocazione sulla nuova piattaforma SkyVote, che ha preso il posto di Rousseau e ha fatto il suo esordio il 21 luglio scorso per la scelta del candidato sindaco per le amministrative di Torino. Con risultati non proprio brillanti, visto che alla consultazione hanno partecipato solo 625 aventi diritto su 1.529, in sostanza poco più del 40%. L’ex premier spera di fare molto meglio, magari superando già al primo turno il quorum richiesto (almeno la maggioranza assoluta degli iscritti), traguardo storicamente mai tagliato da nessun leader Cinquestelle. Se, invece, questo tabù non sarà infranto, in seconda convocazione (dalle ore 10 alle 22 del 5 e 6 agosto) basterà ottenere la maggioranza dei voti qualunque sia il numero dei partecipanti.
In questa nuova versione di Statuto e Carta dei principi valori, cambiano anche le 5 stelle del Movimento. Da acqua, ambiente, trasporti, connettività e sviluppo, se la base darà il via libera, diverranno Beni comuni, Ecologia integrale, Giustizia sociale, Innovazione tecnologica ed Economia eco-sociale di mercato. La Transizione ecologica, invece, entra direttamente nel nuovo simbolo, attraverso la dicitura 2050 che campeggia sotto la scritta Movimento 5 Stelle, a simboleggiare la data simbolo per il raggiungimento della neutralità climatica. Come principi, invece, il M5s si pone ‘Il rispetto della persona’; la ‘Pace’; la ‘Democrazia’, poi ‘Politica come servizio’, ‘Etica pubblica’ ‘Trasparenza e semplificazione’; ‘Cittadinanza attiva’; ‘Diritto alla salute’, ‘Diritto all’istruzione’; ‘Diritto al lavoro’; ‘Imprese responsabili’, ‘Principio di sussidiarietà’ e ‘Cura delle parole’, abbandonando per sempre i toni aspri delle origini.
“La lunga marcia che il Movimento 5 Stelle ha davanti è piena di sfide difficilissime. Ne sono consapevole, dobbiamo esserne tutti consapevoli. Ma con l’entusiasmo, la determinazione e la compattezza che mi avete restituito questa sera, sono sicuro che potremo superare ogni difficoltà e raggiungere i nostri obiettivi”, ha sempre ripetuto Conte, soprattutto incontrando i parlamentari pentastellati. Ora avrà la possibilità di toccare con mano il gradimento degli iscritti, che in maggioranza dovrebbero dare il via libera alle regole del ‘neo Movimento’, anche se qualcuno è già pronto a dire “no”, come il Meetup di Catania, uscito allo scoperto con una nota ufficiale, per annunciare che voterà contro la prossima settimana. Un intoppo, ma non un ostacolo per il nuovo corso dei Cinquestelle, che una volta assolti gli obblighi statutari, sarà pronto all’elezione del nuovo presidente, l’ex premier, che ha superato anche le forti diffidenze del garante, Beppe Grillo, che conserverà i suoi poteri, sebbene con una netta separazione rispetto a quelle del leader. Conte, dunque, scalda i motori.
Di Dario Borriello