Tokyo 2020, Nespoli argento nell’arco: il Robin Hood di Voghera sfiora l’oro

Mano ferma e occhio fino per il trionfo della normalità: Mauro Nespoli conquista una splendida medaglia d'argento nel torneo di singolare di tiro con l'arco e si conferma uno dei migliori arcieri al mondo.

MILANO – Mano ferma e occhio fino per il trionfo della normalità: Mauro Nespoli conquista una splendida medaglia d’argento nel torneo di singolare di tiro con l’arco e si conferma uno dei migliori arcieri al mondo. Per il 33enne Nespoli, cresciuto nel mito di Robin Hood, è la terza medaglia alla sua quarta Olimpiade, in carriera vanta anche l’argento a squadre di Pechino 2008 e l’oro sempre a squadre ai Giochi di Londra 2012. Un torneo quasi perfetto quello disputato dall’atleta azzurro nato a Voghera, che negli ottavi di finale ha battuto il brasiliano Marcus D’Almeida per 6-0 e nei quarti il tedesco Florian Unruh per 6-4. Quindi il successo in semifinale sul cinese di Taipei Tang Chih-Chin per 6-2, poi la sconfitta in finale contro il sorprendente 20enne turco Mete Gazoz per 6-4 e per un solo punto. Fatale per Nespoli due 8 nell’ultima serie di tiri.

“E’ stata una giornata lunghissima. Di scontro in scontro ho ritrovato confidenza con questo palcoscenico che ho lottato per raggiungere. Sono davvero tanto contento. E’ stata un argento vinto non un oro perso, sono contento di come ho saputo gestire le emozioni ed è un trampolino per poter continuare”, ha commentato un soddisfatto Nespoli dopo la gara. “Il prossimo step è Parigi e poi dopo il risultato di Aldo Montano penso non ci siano limiti di età, specie nell’arco. In Australia non ci sono mai stato, quindi 2032 perché no?”, ha aggiunto l’arciere di Voghera. Grande gioia anche nelle parole del presidente presidente della FITARCO Mario Scarzella: “E’ stata un’Olimpiade incredibile. Nel complesso è stata una grande edizione per l’Italia che, per la prima volta in 60 anni di storia chiude i Giochi con 2 medaglie. Due medaglie che pesano tantissimo. La prima nella storia dell’arcieria femminile grazie a una prestazione meravigliosa di Lucilla Boari e oggi con questo meraviglioso argento da parte di Mauro Nespoli che, dopo due medaglie a squadre, ha dimostrato di essere uno dei più grandi arcieri nella storia di questo sport”.

Una sconfitta, quella di Nespoli che tale non è, perché l’argento sul petto dell’azzurro brilla che è una bellezza e premia un atleta e un uomo che è arrivato in cima al mondo per la terza volta nella manifestazione sportiva più importante con il lavoro e il sacrificio che solo i grandi campioni conoscono. “Abbiamo lavorato tantissimo per raggiungere questa medaglia. Ho avuto fiducia nel mio tiro e ho saputo rimettere in piedi una situazione complicata. Nonostante fosse la mia quarta partecipazione – ha raccontato l’azzurro – l’inizio non è stato buono, né in qualifica, né nella gara a squadre miste. Sono stato tradito dalle emozioni, ma poi sono riuscito a riprendere in mano la situazione e a scendere in campo nell’individuale tornando ai miei livelli”, ha detto. Nespoli è cresciuto a Voghera, facile pensare oggi a una medaglia che possa far appassionare la ‘casalinga di Voghera’ all’arco. “E’ un sport bellissimo ed emozionante. Dobbiamo cavalcare l’onda – ha concluso – ed è utile per ritrovare socialità, fiducia e regole. Questo è quello che il tiro con l’arco insegna”.

di Antonio Martelli

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