M5S, il futuro di Di Battista: “Nè al governo né alle Europee”

L'esponente dei pentastellati ha raccontato a 'Domenica Live' i suoi obiettivi futuri e illustrato il funzionamento del reddito di cittadinanza

Foto Guglielmo Mangiapane/LaPresse Nella foto: Alessandro Di Battista

MILANO“Non entro nel governo e non mi candido alle elezioni europee, voglio scrivere”. Così Alessandro Di Battista (M5S) a ‘Domenica Live’ su Canale 5 in merito al suo futuro. “Hanno voluto vedere della dietrologia quando non mi sono ricandidato ma io voglio fare altro, voglio andare in India a fare reportage – ha spiegato Di Battista -. Preferisco occuparmi di politica a titolo volontario e campare col mio lavoro senza poltrone”.

Il futuro di Di Battista, né al governo né candidato alle Europee

“L’altro giorno – ha proseguito l’ex deputato del Movimento 5 Stelle – ero a cena con Fico e Di Maio e mi faceva strano vedere miei due amici diventati uno presidente della Camera e l’altro vicepremier. Hanno anche giustamente le scorte: a me mancherebbe l’aria, io sono fatto così”.

Il reddito di cittadinanza, le modalità

“Il reddito di cittadinanza è una misura non solo a sostegno di chi vive in povertà ma anche di rilancio per le imprese, per rimettere in circolo 6-7 miliardi di euro. La politica deve affrontare i cambiamenti del lavoro attraverso reddito per chi ha bisogno”, ha proseguito l’ex deputato pentastellato. “Controlleremo i furbetti incrociando i dati e facendo lavorare gli ispettori del lavoro. Fai le cose giuste e poi controlli i furbi. Ma gli italiani non vogliono stare sui divani a non lavorare”.

Di Battista contrario all’ultimatum al Venezuela

E sulla situazione in Venezuela: “Io non tifo per Maduro ma dico che in Venezuela, come ci sono molti che protestano contro di lui, ci sono anche molti che lo sostengono. Si può anche arrivare a nuove elezioni ma dico no agli ultimatum. L’Europa deve scongiurare la possibilità di un intervento armato”.

(LaPresse)

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