ROMA – Il governo trema ormai da giorni sotto gli attacchi dell’ex premier Matteo Renzi che chiede la testa del ministro Alfonso Bonafede. Il leader di Italia viva trova terreno fertile, anche perché il Movimento sta vivendo una crisi nerissima. Gli equilibri interni sono sempre più precari. L’esito delle elezioni regionali, le dimissioni da capo politico Luigi Di Maio e la diaspora dei parlamentari grillini hanno segnato profondamente il programma politico. In questo quadro devastante di perdita di consenso il M5S fa un passo indietro e torna in piazza, cercando di riportare l’asticella sulle battaglie storiche.
In piazza a Roma
Oggi alle 14 ci sarà a Roma la manifestazione contro i vitalizi dei parlamentari: una delle battaglie anticasta più antiche del Movimento. Un evento importante non solo perché segna il passo indietro del M5S, che cerca di recuperare punti, ma soprattutto perché ci sarà anche l’ex capo politico Di Maio, al primo appuntamento importante dopo le sue dimissioni. Il ministro degli Esteri sarà a Santi Apostoli ma non farà il discorso di chiusura. Il suo intervento molto probabilmente conterrà un attacco a Matteo Renzi e Italia Viva. Sul palco ci saranno anche altri ministri: Fabiana Dadone e molto probabilmente Riccardo Fraccaro e Alfonso Bonafede.
Crimi mette al riparo Conte: “La manifestazione non ha nulla a che fare con il governo”
Il reggente Vito Crimi ha precisato come la manifestazione non metta in discussione la tenuta dell’esecutivo. Ha cercando di mettere al riparo dagli attacchi il premier Giuseppe Conte, che negli ultimi giorni deve già schivare quelli dell’ex sindaco di Firenze. “La manifestazione non ha nulla a che vedere con il Governo. Riguarda una nostra battaglia storica. Vogliamo denunciare pubblicamente il tentativo da parte di alcuni ex parlamentari di riappropriarsi di un privilegio, il vitalizio, che come promesso abbiamo abolito”, ha spiegato Crimi.