Roma, 2 mar. (LaPresse)- “Vogliamo prendere come indicatore la felicità e la qualità della vita, noi vogliamo ribaltare quel paradigma basato sul Pil. Stop promesse di stabilità da elettrocardiogramma piatto”.
Così il candidato premier M5S Luigi Di Maio nel comizio finale a Roma. Di Maio conclude il suo intervento con una volata finale in cui racconta gli ultimi 20 anni: “Abbiamo fatto i camerieri per pagarci gli studi. Siamo andati all’estero perché qui le porte erano aperte solo per i figli di.
Ora siamo diventati grandi e vogliamo rivendicare il diritto a governare. Questo Paese non cambia e non si adatta al mondo perché chi comanda non vuole cedere il passo. Ora devono cedere il passo, è l’evoluzione della specie che lo chiede, non una selezione naturale.
Siamo un popolo di inventori, commercianti. Nessuno sarà lasciato indietro dallo Stato”.