Latina, telefonata di Capasso a figlia: Non ti farò mai male

Foto LaPresse - Alessandro Pone Venerdì 02 Marzo, Napoli (Italia) cronaca Chiesa dei Missionari dei Sacri Cuori, Secondigliano, i funerali di Luigi Capasso, il carabiniere che ha ucciso a Cisterna le 2 figlie e ferito gravemente la ex moglie Antonietta Gargiulo. In foto i funerali vietati. Photo LaPresse - Alessandro Pone Friday 02 March, Naples (Italy) News Funeral of Luigi Capasso, the carabiniere who killed his two daughters and seriously wounded his ex-wife, in the neighorbood of secondigliano in Naples in the church of the missionaries of the Sacri Cuori. In this picture banned funerals.

Roma, 2 mar. (LaPresse) – Voleva portare lei e la sorellina Martina fuori ma la ragazza era spaventata e lui la tranquillizzava dicendo “non ti farò mai male”.

Pomeriggio Cinque ha trasmesso in esclusiva una telefonata avvenuta il 9 dicembre tra Luigi Capasso e la moglie Antonietta Gargiulo. Durante quella chiamata Capasso ha parlato anche con la figlia maggiore, Alessia.

Capasso: “Ciao Alessia, ho dei biglietti per andare a vedere le luminarie al Parco di Ariccia, ti farebbe piacere andarle a vedere domani con me?” Alessia: “Non lo so”. Capasso: “Non ti preoccupare a papà non ti faccio niente” Alessia: “Lo so che tu non mi faresti mai del male”. Capasso: “No, mai mai”. Alessia: “Lo so… però non lo so, cioè subito, così”. Capasso: “Alessia se mai proviamo a stare insieme (…)”. Alessia: “Però da soli io non…”.

Il carabiniere registrava spesso le conversazioni con la moglie e questo faceva parte della sua ossessione. Antonietta al telefono sembra arrabbiata, ma soprattutto impaurita proprio come la figlia maggiore Alessia. Luigi – secondo quanto riportato dalla registrazione trasmessa durante la trasmissione di Barbara d’Urso – voleva portare le figlie al Parco Incantato delle luminarie di Ariccia.

Dalla telefonata si capisce che la moglie non fa nulla per impedire il rapporto tra le figlie e il padre. Ma sono proprio le bambine ad essere impaurite. Antonietta ripete al marito “tu lo sai quello che hai fatto” facendo intuire che gli episodi di violenza familiare sono stati numerosi.

“Con la separazione recuperavi i buoni rapporti con me, io sto male voglio stare tranquilla con le mie figlie”, dice Antonietta. “Tutti sappiamo la verità, io sarei la persona più felice del mondo se tu ti curassi, e diventassi un uomo e un padre migliore, ma tanto so che dallo psicologo non ci vai”. L’appuntato prova a giustificarsi, tenta un timido approccio forse con un atteggiamento mansueto, forse dovuto al fatto che stava registrando lui la telefonata. Ma Antonietta appare irremovibile.

“Avevi tutto, due figlie intelligenti una moglie che ti stra amava e tu hai rovinato tutto. Per 16 anni – continua la donna – mi hai maltrattato, picchiato e tradito. Io non obbligo più le bambine a fare niente, loro sono impaurite però le obbligo a fare una sola cosa dire una preghiera per te”. Ottantuno giorni dopo questa telefonata, Capasso ha sparato alla moglie, ferendola gravemente, sterminato le figlie e poi si è suicidato. E quelle parole “non ti farò mai del male”, dette ad Alessia, ora rilette diventano un triste presagio.

 

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