TORINO – “L’arrivo della pioggia è manna dal cielo nelle campagne, dove è finalmente possibile avviare le semine primaverili di riso, girasole, mais e soia necessari all’alimentazione degli animali, ma a beneficiarne sono anche le coltivazioni di grano seminate in autunno, ortaggi e frutta che hanno bisogno di acqua per crescere”. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla comparsa della prima perturbazione, anche con la neve in montagna, all’inizio di una primavera con un terzo in meno di acqua caduta, con punte nelle regioni del Nord, dove non piove da 111 giorni, si registra una gravissima siccità e le precipitazioni si sono praticamente dimezzate.
La pioggia – sottolinea la Coldiretti – è attesa per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente, provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti. Si temono peraltro – precisa la Coldiretti – gli effetti del brusco abbassamento delle temperature che, se dovesse scendere sotto lo zero, provocherebbero danni irreparabili alle piante da frutto che si trovano in piena fioritura.
(LaPresse)