Milano – “Il forte e repentino abbassamento della temperatura con l’arrivo del gelo artico colpisce le colture, verdure e ortaggi coltivati all’aperto. Ma a preoccupare è anche la situazione negli allevamenti dove gli animali sono impreparati al grande freddo. Per salvarli vengono protetti con cappottini, lampade riscaldanti e impianti per alzare la temperatura dell’acqua”. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che si tratta degli effetti delle anomalie climatiche. Con il verificarsi di eventi estremi che nel 2018 hanno causato danni di oltre un miliardo e mezzo all’agricoltura italiana.
“Gli allevatori stanno mettendo i cappotti ai vitellini. E hanno acceso le lampade termiche a luce rossa. Mentre hanno scaldato l’acqua negli abbeveratoi – sottolinea la Coldiretti – fino a una temperatura di 20 gradi. Oppure lasciata sgocciolare per evitare il congelamento delle tubature e i rubinetti sono foderati in modo che il ghiaccio non blocchi le valvole di apertura”. “Inoltre – precisa – il pasto degli animali è stato rinforzato per garantire una razione supplementare di energia e calorie”.
A rischio la produzione per milioni di euro
“Nelle campagne – continua la Coldiretti – con temperature sotto lo zero sono a rischio le coltivazioni invernali come cavoli, verze, cicorie e broccoli. Ma lo sbalzo termico improvviso ha inevitabilmente un impatto anche sull’aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra”. “Il conto per l’agricoltura – aggiunge – potrebbe salire in misura esponenziale. Perché con le temperature di molti gradi al di sotto dello zero per più giorni rischiano di essere compromesse anche le piante. Dagli agrumi agli ulivi già decimati a causa dell’ondata di gelo di Burian lo scorso anno.
Ma per evitare l’isolamento delle aziende e delle stalle sono in azione anche i trattori degli agricoltori della Coldiretti attrezzati come spalaneve per pulire le strade e come spandiconcime per la distribuzione del sale contro il pericolo del gelo”. “I mezzi agricoli sono al lavoro – continua l’associazione – per consentire la circolazione anche nelle aree più interne e difficili ed evitare l’isolamento di case e aziende ma anche garantire le consegne di prodotti deperibili come il latte”. “La possibilità di utilizzare anche i mezzi meccanici agricoli messi a disposizione dagli imprenditori delle campagne garantisce – conclude la Coldiretti – la viabilità e scongiura il rischio di isolamento delle abitazioni soprattutto nelle aree più impervie interne e montane, grazie alla maggiore tempestività di intervento”.
(LaPresse)