TOKYO – Tre giorni di pioggia. Il Giappone è stato messo in ginocchio dal maltempo. Morti, feriti, dispersi ed evacuati. Il bilancio si aggrava di ora in ora, anche perché le precipitazioni torrenziali e le frane non cessano la loro drammatica discesa. Il governo ha allestito un’unità di crisi per provare a fronteggiare l’emergenza, ma gli uomini in campo non sono a sufficienza per contrastare l’effetto devastante della natura.
Il bilancio dei morti sale a 15, i dispersi sono 50
A partire da giovedì, il numero delle vittime è salito considerevolmente. Quest’oggi sono state trovate morte altre tre persone. Un uomo a Okayama, travolto da una frana. Un bambino, il cui corpicino è stato ritrovato in una zona allagata di Hiroshima. E una donna, rinvenuta al secondo piano di un’abitazione che è stata centrata in piena da un masso enorme staccatosi da un costone. Proprio a Ehime, le forze dell’ordine stanno cercando altre cinque persone che sono rimaste intrappolate – o meglio seppellite – in alcuni edifici in cui abitavano. Complessivamente, sono 500 le case rimaste gravemente danneggiate a causa del maltempo. E un miglioramento delle condizioni meteo non è previsto almeno fino a domani sera.
Cinquemila uomini contro il maltempo, ma non basta
Il governo ha agito mobilitando 5mila uomini tra forze di autodifesa, polizia e vigili del fuoco. La consistenza dell’emergenza, però, richiederebbe uno sforzo ancora maggiore. Due i fronti sui quali si lavora affannosamente. La ricerca delle persone scomparse – siamo a 50 – e verosimilmente sepolte sotto le macerie degli edifici crollati, da un lato. L’evacuazione di chi è riuscito ad evitare conseguenze tragiche, dall’altro. Gli sfollati sono oltre 3 milioni, con particolare attenzione nelle prefetture di Hiroshima e Okayama. E’ qui che le condizioni meteo si sono aggravate considerevolmente. Proprio qui, gli esperti hanno previsto entro domani anche forti raffiche di vento e il rischio concreto di tornado. Un Paese intero in ginocchio.