BERLINO (GERMANIA) – Sono decine le persone morte e disperse in Germania e Belgio nelle inondazioni causate da giorni di forti piogge, che hanno trasformato le strade in torrenti così potenti da trascinare via auto e far crollare case. All’origine le tempeste che hanno colpito l’Europa occidentale, facendo salire il livello di fiumi e dighe tanto da farli esondare mentre il suolo saturo non era più in grado di assorbire l’acqua.
“Scioccata” si è definita la cancelliera tedesca Angela Merkel, di fronte alle immagini di paesi allagati e case crollate. “Sono in lutto per chi è morto nel disastro”, “ancora non sappiamo il numero, ma saranno molte” persone, ha detto a Washington, in visita per incontrare il presidente Joe Biden. “Faremo tutto il possibile per trovare i dispersi”, ha aggiunto.
Il bilancio è pesante, ma ancora provvisorio
Almeno 49 i morti in Germania, tra cui due vigili del fuoco, e decine i dispersi. Tra i luoghi più colpiti Schuld, nel Land di Renania-Palatinato, dove varie abitazioni sono collassate e decine di persone non sono rintracciabili. Difficili anche le operazioni di soccorso, complicate da strade bloccate e interruzioni di reti telefoniche e internet nell’Eifel, regione compresa fra Renania-Palatinato e Renania Settentrionale-Vestfalia, al confine con Belgio e Lussemburgo.
Alcuni villaggi sono stati ridotti in macerie, perché le antiche abitazioni in mattoni e legno non hanno retto alla forza dell’acqua e degli urti di alberi e oggetti trascinati dalla corrente. Nella notte tra mercoledì e giovedì, quando l’acqua è salita velocemente, decine di persone si sono rifugiate sui tetti delle case, salvate poi con gommoni o elicotteri. Centinaia i soldati dispiegati da Berlino. “Ci sono morti, dispersi, molti ancora in pericolo. Non abbiamo mai visto un disastro del genere”, ha commentato Malu Dreyer, governatrice della Renania-Palatinato.
Almeno otto le vittime nel vicino Belgio. Il fiume Vesdre è esondato e l’acqua ha invaso le strade di Pepinster, vicino Liegi. Numerose case sono crollate, ha confermato il sindaco Philippe Godin a Rtbf, e non è chiaro se qualcuno sia riuscito a mettersi in salvo. Le strade principali del sud ed est del Paese si sono allagate, bloccata la circolazione dei treni. A Liegi è esondato il fiume Meuse e le autorità hanno chiesto agli abitanti di spostarsi in zone ad altitudine maggiore. Su richiesta di Bruxelles è stato attivato il meccanismo di protezione civile dell’Ue, nell’ambito del quale anche la protezione civile italiana invia squadre di soccorso.
Il governatore del Nordreno-Westfalia Armin Laschet, conservatore che punta alla cancelleria, ha promesso che nessuno sarà abbandonato e puntato il dito al cambiamento climatico: “E’ necessario essere più veloci con le misure per la protezione del clima a livello europeo, nazionale, mondiale”. Parole che gli hanno attirato critiche, viste le posizioni a favore del carbone e contro l’espansione dell’eolico.
Intanto, la pioggia ha rallentato, sebbene i livelli di Mosella e Reno continueranno a salire. Nel nordest della Francia, l’acqua ha allagato campi, case e un museo, costringendo a evacuare intere zone. Secondo il servizio meteo di Parigi, in due giorni è caduto l’equivalente di due mesi di pioggia.(LaPresse/AP)