Italia, Mancini dice ai club di puntare sui giovani. Zanetti non condivide

Il vicepresidente dell'Inter replica al ct azzurro: "Nei club deve giocare chi è più bravo"

Foto LaPresse - Jennifer Lorenzini

FIRENZE – La Nazionale dell’Italia si sta preparando al proprio esordio nella nuova Nations League che avverrà venerdì contro la Polonia a Bologna. Intanto a tenere banco è la polemica innescata dal ct Roberto Mancini sul mancato utilizzo dei giovani italiani nei team di Serie A.

L’appello del ‘Mancio’: “Giochino giovani italiani”

Il commissario tecnico azzurro si è appellato ai club, rei secondo Mancini, di lasciar troppo poco spazio agli italiani, preferendo calciatori stranieri: “I giovani italiani sono forti e devono giocare, dobbiamo dargli fiducia. All’estero li mandano in campo senza problemi. Sono liberi di sbagliare senza avere troppa pressione. Molti di quelli bravi stanno in panchina, a noi tocca scovarli. Per questo abbiamo chiamato gente giovane in Nazionale”.

Convocazioni in ottica futura

Tra i 31 convocati di Mancini per il doppio impegno con Polonia e Portogallo, sono diversi i giovani convocati. Tra questi l’esempio lampante è quello di Zaniolo che non ha ancora collezionato presenze in Serie A. Il classe ’99 lo scorso anno si è diviso tra il settore giovanile della Virtus Entella e la formazione Primavera dell’Inter, con la quale ha vinto anche lo scudetto di categoria ed ora alla Roma. C’è anche l’ex giallorosso Pellegri, costretto ad ‘emigrare’ in Ligue 1 al Monaco per potersi ritagliare uno spazio da titolare.

Monta la polemica con Zanetti e Donadoni: “Giochino i più forti”

Tra tante voci che si sono dette d’accordo con il pensiero di Mancini, come il ct dell’Under 21 Di Biagio, sono diverse anche le voci che si sono sollevate contro. I due esponenti più importanti della corrente opposta a quella del ‘Mancio’ sono Zanetti Donadoni. L’ex capitano dell’Inter replica: “Mancini è di sicuro la persona più adatta a far crescere i giovani italiani dopo la mancata qualificazione ai Mondiali. In campionato però penso che debba giocare chi dimostra di essere più forte. Saremo tutti contenti se poi ci saranno più giocatori italiani bravi a poter scendere in campo”. Si è sentito anche l’ex ct Roberto Donadoni“E’ il gioco delle parti, da ct naturalmente Mancini vorrebbe più italiani. Da allenatore di club però devo far giocare chi rende di più. I giovani se vanno in campo e sbagliano poi rischiano che gli venga dato addosso”.

Venerdì contro la Polonia, poi si va in Portogallo

Questa settimana intanto aprirà le danze della nuova competizione per le Nazionali voluta dalla Uefa, la Nations League. Divise in 4 categorie, le selezioni europee si sfidano nel nuovo torneo con un sistema di promozioni e retrocessioni. L’Italia inizierà la sua avventura contro la Polonia venerdì sera a Bologna. Lunedì invece gli azzurri saranno a Lisbona, opposti al Portogallo. Tra ottobre e novembre le gare di ritorno. Chi arriva al primo posto lotta per il trofeo tramite i play off, chi arriva al terzo posto si vede invece ‘retrocesso’ al Gruppo 2 nella prossima edizione.

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