Milano – Il Napoli chiama, la Juve risponde. Con le reti di Mandzukic e Ronaldo, i bianconeri superano per 2-0 il Milan a San Siro e conservano i 6 punti di vantaggio sul Napoli e portano a 9 quelli sull’Inter.
Netto il divario fra le due squadre
La Juve domina per tutti i novanta minuti contro un Milan rabberciato a causa delle tante assenze ma comunque mai domo. Il quinto centro stagionale di Mandzukic, l’ottavo gol in campionato di Ronaldo (il primo in carriera segnato su azione a San Siro) e il rigore parato da Szczesny, suggellano l’undicesima vittoria in campionato della Juve a fronte di un solo pareggio. La squadra di Allegri si mette alle spalle il ko interno contro il Manchester in Champions League con una prova di grande sostanza e concentrazione.
Dopo tre vittorie di fila, il Milan di Gattuso, incappa nella terza sconfitta stagionale
I rossoneri possono recriminare per la serata storta del grande ex Higuain, che nel primo tempo sbaglia il rigore del possibile pareggio e nella ripresa si fa espellere per un eccesso di nervosismo.
Milan incerottato, Gattuso schiera davanti a Donnarumma una linea difensiva composta da Abate, Zapata, Romagnoli e Rodriguez. A centrocampo Suso, Kessie, Bakayoko e Calhanoglu mentre in avanti c’è Castillejo a supporto di Higuain.
A sorpresa finisce in panchina l’ex Bonucci
Nella Juve, Allegri davanti a Szczesny schiera Cancelo, Benatia, Chiellini e Alex Sandro. A metà campo Bentancur, Pjanic e Matuidi mentre in attacco Dybala agisce alle spalle di Ronaldo e Mandzukic.
San Siro quasi tutto esaurito, nutrita la presenza di tifosi bianconeri
Alla lettura delle formazioni, bordate di fischi e insulti per il grande ex Bonucci. In tribuna fra gli altri il vicepremier Salvini, il futuro ad del Milan Gadzidis e l’ex ad rossonero Galliani.
Juve padrona del campo nel primo tempo, ma Milan sempre pronto a ripartire
Tutto come da copione. Inizio da brividi per i padroni di casa, che dopo otto minuti sono già sotto di un gol: al primo vero affondo la Juve passa con un imperioso colpo di testa di Mandzukic su cross di Alex Sandro dalla sinistra. Dopo un paio di minuti il croato sfiora il raddoppio quando, su un cross magnifico di Ronaldo, viene anticipato da Romagnoli proprio al momento di impattare con la testa a due passi da Donnarumma.
Spinta dall’urlo dei suoi tifosi, la squadra di Gattuso prova a reagire ma è sempre la Juve a tenere in mano il pallino del gioco. I bianconeri sono più volte pericolosi sulle palle alte con Mandzukic e poi con un sinistro rimpallato dal limite di Dybala fermato da Donnarumma.
Poco servito Ronaldo, che svaria però molto su tutto il fronte d’attacco
Bisogna attendere il 33′ per assistere invece al primo vero tiro in porta del Milan, un sinistro di Suso dalla distanza centrale fra le braccia di Szczesny. Il portiere polacco diventa decisivo al 40′ quando devia sul palo un rigore calciato male da Higuain. Penalty concesso da Mazzoleni, dopo aver consultato il VAR, per un fallo di mani in area di Benatia.
Nel secondo tempo il copione è lo stesso
La Juve padrona e subito pericolosa prima con un destro debole di Ronaldo parato da Donnarumma e poi con una punizione dai venticinque metri di Dybala che scheggia il palo. Ci prova poi ancora Ronaldo con un travolgente coast to coast palla al piede, concluso però con un diagonale destro debole e parato da Donnarumma.
Gattuso a mezzora dalla fine si gioca la carta Cutrone al posto di Castillejo
Come già palesato in altre occasioni, la Juve tende a specchiarsi un po’ troppo e quando arriva sulla trequarti i suoi avanti sono poco concreti. Il Milan prova allora ad approfittarne con una serie di ripartenze con cui prova a sorprendere la difesa bianconera.
Nella girandola di cambi finale, Gattuso inserisce Borini e Laxalt al posto di Abate e Calhanoglu. Dall’altra parte, Allegri manda in campo Khedira per Pjanic e Douglas Costa per Dybala. Ed è proprio da una palla persa di Laxalt che esce il raddoppio della Juve: Cancelo entra in area e, sul suo tiro cross respinto da Donnarumma, si avventa Ronaldo che a porta vuota non sbaglia.
Al Milan saltano i nervi, in particolare ad Higuain che viene espulso per una doppia ammonizione nella stessa azione: la prima per fallo su Benatia e la seconda per proteste. Di fatto la partita finisce qui. La Juve porta a casa i tre punti, il Milan esce dal campo comunque fra gli applausi del suo pubblico.