Milan, Higuain si scusa dopo aver perso la testa: “Chiedo perdono, non siamo robot”

Per Gattuso è inutile massacrare il campione argentino

Gonzalo Higuain ((Photo by Miguel MEDINA / AFP)

Milano (LaPresse) – “Prima di tutto devo chiedere scusa al mister, alla squadra e ai tifosi per la reazione”. Gonzalo Higuain ci mette la faccia e si presenta davanti ai microfoni dopo l’espulsione rimediata nel match perso 2-0 dal Milan contro la Juventus. “So cosa ho detto all’arbitro, ma qualche volta devono capire la situazione – ha aggiunto l’attaccante rossonero ai microfoni di Sky Sport – Mi prendo la responsabilità. Quando giochi una gara con una ex è un’emozione diversa, ma questo non deve succedere più. E’ stato un momento così, abbiamo sbagliato. Siamo giocatori, chiedo scusa nuovamente, non succederà più. Sono un giocatore che sente molto le emozioni, si vede sempre quando sto bene o male. So che devo controllarmi e che sono un esempio per i bambini, ma non siamo robot. Gli arbitri devono capire qualche volta”, ha concluso Higuain.

Per Gattuso è inutile massacrare il campione argentino

“Niente alibi o polemiche, la Juve era nettamente più forte di noi. La squadra ha fatto quello che doveva fare, forse segnando il rigore la partita poteva cambiare”. Così Rino Gattuso, allenatore del Milan, commenta ai microfoni di Sky Sport la sconfitta contro la Juve in campionato. “Le assenze? Nel calcio si parla sempre di chi manca, ma abbiamo affrontato una squadra che vince da sette anni e si rinforza ogni volta. C’è una differenza a livello fisico e di passo, ma non ci hanno schiacciato. La squadra mi è piaciuta per coma ha lottato e tenuto il campo”, ha aggiunto il tecnico rossonero. Sulla scelta del rigorista, Gattuso difende Higuain: “I rigoristi sono Kessie, Suso, il Pipita e Chalanoglu. Poi scelgono loro in campo. Il Pipita se l’è sentita, è stato sfortunato e il portiere della Juve è stato bravo. Ora è facile massacrarlo, spero solo che si scusi per l’atteggiamento con l’arbitro. Per l’esperienza e l’importanza che ha per questa squadra deve imparare a controllarsi. Ora sente tantissimo il peso addosso, ma a volte l’emozione ti può fregare. Ora deve essere bravo a reagire, a sbroccare il meno possibile”.

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