ROMA – Da un lato Forza Nuova, dall’altro l’Anpi. La morte di Desirèè Mariottini rischia di diventare un’occasione di scontro tra gruppi che la pensano in modo diametralmente opposto.
L’Anpi
L’Associazione nazionale partigiani italiani ha iniziato la manifestazione con un minuto d silenzio. C’è il Pd, associazione ‘Non una di meno’, il Coordinamento antirazzista, i centri sociali del quartiere e la Cgil. Sono presenti il centrosinistra e i movimenti civici che orbitano in quell’area politica.
Che in contemporanea sia andata in scena la manifestazione organizzata da Forza Nuova, partita dalla sede di San Giovanni, per l’Anpi “è soltanto una provocazione”.
“L’apologia del fascismo è vietata”
Dure le parole della 93enne Tina Costa: “Nella Costituzione c’è scritto con chiarezza che i movimenti neofascisti non hanno diritto di esistere. L’apologia del fascismo è vietata ma lo Stato non la applica”. E’ intervenuto anche Fabrizio De Sancits, segretario provinciale dell’Anpi. “Non è possibile che c’è chi reagisce solo quando l’aggressore è straniero. Non l’accettiamo – ha spiegato De Sanctis – né dai gruppi che si richiamano al fascismo, che vanno sciolti, ma neanche dalla politica in generale. Basta con la politica del capro espiatorio”.
Fiore tira dritto
Ma il partito di estrema destra sembra non curarsi delle critiche. A capo del corte c’è Roberto Fiore. “Ordine contro il caos. Nella nostra città – ha dichiarato il politico – non possono esserci zone dove regnano spaccio, degrado e criminalità. Siamo in prima linea ancora una volta”.