Milano – Per l’ex presidente della Camera Fausto Bertinotti i tempi strettissimi imposti dal governo Lega M5S al Parlamento per l’approvazione della manovra sono “un fatto senza precedenti. Direi – ha aggiunto Bertinotti in un’intervista a La Stampa – che è l’atto conclusivo, finale, nel rapporto tra Esecutivo e Legislativo. Molto semplicemente, è il sequestro del Parlamento da parte del governo. Non esito a dire che con questo atto, il Parlamento è ridotto a cassa di risonanza del governo. La dialettica parlamentare viene sospesa, e di fatto il governo assume poteri eccezionali. Senza dichiararlo, ma di fatto, le regole ordinarie sono state sospese”, prosegue Bertinotti. A suo avviso “un rapporto malato tra governo nazionale e governo europeo ha determinato condizioni d’emergenza. A questo punto non si può più decidere, se non stracciando le regole ordinarie”.
Per Mario Monti l’aula è un bivacco di senatori esautorati
“Il primo governo sovranista della Repubblica italiana, rientrato dalla campagna d’Europa senza avere abbattuto il ‘muro di Bruxelles’, ha ripiegato su un obiettivo tattico, espugnare almeno il Parlamento italiano. Ha preso Palazzo Madama e ha fatto di quell’aula – che per fortuna non e’ finora ne’ sorda ne’ grigia – un bivacco di senatori esautorati”. Esordisce così il senatore a vita Mario Monti in un editoriale pubblicato sul Corriere della Sera. “Sarà poi la volta di Montecitorio – aggiunge – dove i deputati, che per settimane hanno dovuto fingere di prendere sul serio la manovra pre-Bruxelles, dalla quale i due sovranisti supremi avevano giurato di non spostarsi di un millimetro, dovranno pronunciarsi di nuovo nel giro di poche ore” e “se mai si riuscirà ad evitare l’esercizio provvisorio, sarà solo perchè i parlamentari, rinunciando a svolgere fino in fondo il loro compito, si saranno prestati, di fatto, ad un esercizio ricattatorio”.
“Il governo sovranista non solo non ha fatto nessuna breccia sul ‘muro di Bruxelles’ – ripete l’ex premier -, ma ha fatto evaporare una parte della sovranita’ nazionale in perdita di prestigio del Paese e del governo. La ‘manovra del popolo’ si sta ritorcendo contro il popolo. Economicamente, perche’ ha alimentato le sue illusioni mentre sta gravando il suo futuro di pesanti ipoteche. Politicamente, perchè il governo ha sottratto sovranità non all’Europa, ma al Parlamento”.
(LaPresse)