Roma, 25 nov. (LaPresse) – “Dopo l’inutile vertice di ieri, l’Europa avrà ora strada libera per portare avanti la procedura per debito eccessivo. Ciò con l’Ecofin che a giorni formulerà un parere e la Commissione che preparerà una relazione da trasmettere al prossimo Consiglio Europeo dei capi di Stato e di Governo, Consiglio che scriverà poi una raccomandazione al Governo italiano sulle misure correttive da intraprendere. Un vero e proprio ultimatum che imporrà all’Italia l’obbligo di realizzare manovre correttive dell’ordine di 20 miliardi di euro l’anno. Ciò entro i successivi 3-6 mesi, con il conseguente invio di osservatori in Italia per verificare l’attuazione del piano. In altre parole, l’Italia sarà commissariata per i prossimi anni.
dunque
Nel caso in cui il Governo dovesse ancora essere inadempiente, scatterebbero poi le sanzioni previste dai trattati comunitari: obbligo di fornire informazioni supplementari prima dell’emissione dei titoli di Stato; invito alla BEI o alla BCE a restringere i loro prestiti all’Italia; costituzione di un deposito infruttifero presso la UE fino al raggiungimento degli obiettivi del piano e ammende di entità adeguata, pari allo 0,2-0,5% del Pil. Questa la via crucis che attende l’Italia nei prossimi mesi nel caso di apertura della procedura. Una via crucis voluta dai nostri governanti gialloverdi e dalla loro decisione di fare la guerra alle istituzioni comunitarie, guerra che si sta concludendo in una sonora e tragica sconfitta per l’Italia e per la sua economia”. Lo dichiara in una nota Renato Brunetta, deputato e responsabile della politica economica di Forza Italia.