Manovra, Dombrovskis chiede una correzione ‘sostanziale’ Conte: soluzione condivisa senza stravolgimenti

Foto Roberto Monaldo / LaPresse in foto Giuseppe Conte

Roma – Il tempo stringe ma il ‘numerino’ ancora non c’è. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, confida di avere “margini di manovra” e assicura che “faremo di tutto per arrivare a una soluzione condivisa stravolgimenti”.

Da Bruxelles il vicepresidente della commissione Ue, Valdis Dombrovskis, avvisa: una riduzione del deficit dello 0,2% del Pil “non è sufficiente”, serve una “correzione sostanziale” dei conti.

Il premier risponde a stretto giro

“Evidentemente Dombrovskis ha delle certezze, io no”, rimarcando però che “io parlo con Juncker“. Non può certo liquidare con la stessa facilità, invece, un altro monito, quello che arriva – e non per la prima volta – dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che richiama la necessità di mantenere l’equilibrio tra risorse e spese e ricorda che “il bilancio è un “bene pubblico”. Poi rimarca: “Senza finanze solide e stabili non risulta possibile tutelare i diritti sociali in modo efficace e duraturo, assicurando l’indispensabile criterio dell’equità intergenerazionale“.

Se non è impasse, poco ci manca

I lavori in commissione alla Camera, alle prese con l’esame della legge di bilancio, proseguono a rilento: si lavorerà a oltranza ma potrebbe non bastare a portare il provvedimento in aula nel pomeriggio di lunedì, come da calendario.

Il punto è sempre lo stesso

Il governo modificherà, e come, i saldi di bilancio per evitare la procedura di infrazione europea? Dopo i rilievi della Commissione, ha ammesso in Senato il ministro dell’Economia Giovanni Tria, è necessaria una “maggiore prudenza di spesa”, e nella manovra si potrebbero inserire “miglioramenti che il Parlamento può apportare nella sua sovranità”.

I tecnici dal Mef sono al lavoro da giorni per capire quale effettivamente può essere l’impatto delle principali riforme di governo – reddito e pensioni di cittadinanza, quota 100 – e se sia possibile ‘risparmiare’ qualcosina rispetto a quanto preventivato, trovando “nuovi spazi finanziari” anche nel dialogo con l’Ue.

Spazi che saranno destinati agli investimenti, garantisce il premier

Stiamo terminando la fase dei dettagli – dice – le risorse finanziarie che risulteranno superflue rispetto a quanto necessario ci restituiranno un margine di manovra“. Di questi nuovi spazi, e di come l’Italia possa utilizzarli per riuscire a venire incontro alle richieste dell’Europa, Conte e Tria potranno parlare direttamente con Juncker e con il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici, principali interlocutori della trattativa tra Italia e Ue.

I quattro partecipano ai lavori del G20 di Buenos Aires

Ufficialmente nelle rispettive agende non è ancora segnato alcun faccia a faccia, ma è quasi scontato che ci sarà un aggiornamento dopo la cena dello scorso sabato. L’Ue aspetta di capire quali siano le decisioni del governo italiano e ha anche una certa urgenza, visto che lunedì 3 dicembre l’Eurogruppo potrebbe dare il via libera alla procedura di infrazione.

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