ROMA – La manovra finanziaria del governo giallo-verde, nella giornata di ieri, è diventata legge. Il voto decisivo e definitivo della Camera è arrivato nel pomeriggio. Dopo una ‘due giorni’ intensa e nella quale non sono mancate polemiche, critiche, scontri verbali e proteste.
Il voto finale e la soddisfazione del governo
I voti favorevoli alla Manovra sono stati 313, contro i 70 contrari rappresentati esclusivamente dai deputati di Forza Italia e di Fratelli d’Italia. Sì, perché i parlamentari del Partito democratico e di Liberi e Uguali, pur decidendo di non lasciare Montecitorio, si sono astenuti in segno di protesta. La proclamazione del risultato da parte del presidente Roberto Fico, anch’egli oggetto di contestazione in Aula, ha soddisfatto gli esponenti del governo. A confermarlo è stato l’immediato abbraccio tra il premier Giuseppe Conte e il vicepresidente Luigi Di Maio. Tutto l’esecutivo è apparso soddisfatto dall’esito della votazione. E non sono mancate le dichiarazioni proprio di Conte e Di Maio, ma anche del ministro Tria.
La necessità di chiudere i lavori entro la giornata di ieri
I tempi stretti per l’approvazione della Finanziaria hanno imposto alla Camera lavori anche di domenica. Era infatti necessario approvare la Manovra entro la giornata di oggi, con la firma del presidente della Repubblica (avvenuta ieri sera) e la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale, per evitare l’esercizio provvisorio.
Il commento della Commissione Ue
La Manovra è realtà, ma da Bruxelles arriva il ‘monito’ della Commissione Ue. A lanciarlo è stato il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici, finora dimostratosi uno dei più forti avversari del governo giallo-verde: “L’Italia ha adottato la legge di bilancio, dopo lunghe discussioni e momenti difficili. Ne seguiremo attentamente l’esecuzione. Ribadisco di nuovo che il dialogo con la Commissione Ue si è concentrato unicamente sul rispetto delle regole comuni, mai sulle misure individuali”. Parole che sembrano avvertire Lega e Movimento 5 Stelle: la posizione dell’Ue continuerà a non essere morbida nei confronti del governo giallo-verde.