ROMA – “Se solo ci fosse stata possibilità di esaminare e discutere in Parlamento la manovra finanziaria. Si sarebbe potuto porre rimedio al mancato inserimento della norma per consentire al comune de L’Aquila di far fronte alle minori entrate e alle maggiori spese. Una norma che aveva fondi e coperture, e che non è confluita nel testo finale per un grave errore che l’esecutivo ha attribuito alla Ragioneria. Inoltre si desume dalle dichiarazioni del commissario Crimi che rimanda a un successivo provvedimento. Un iter parlamentare rispettoso delle regole, invece di un voto a scatola chiusa su un testo praticamente ignoto, avrebbe consentito di porre riparo fin da subito all’accaduto”. Lo dichiara il senatore Gaetano Quagliariello, leader di ‘Idea’.
afferma Quagliariello
“Si è trattato da parte del governo di una grave disattenzione. Resa irrimediabile dalle modalità al di fuori di ogni regola democratica e parlamentare con le quali la manovra è stata approvata. In questo contesto, soltanto un lavoro sotterraneo portato avanti grazie a rapporti personali e colloqui informali ha consentito di ottenere fin da subito lo stanziamento per il decennale del terremoto dell’Aquila. Dunque soprattutto i fondi necessari per la sopravvivenza del Gran Sasso Science Institute, rispetto ai quali – conclude – voglio ringraziare il Rettore del GSSI Eugenio Coccia, il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, il senatore e premio Nobel Carlo Rubbia. Inoltre il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti e i suoi collaboratori che ci hanno riservato una positiva e proficua interlocuzione”.