ROMA – Il governo giallo-verde scricchiola ma non cade. Consiglio dei ministri sì, Consiglio dei ministri no. Questa l’ultima querelle tra Lega e Movimento 5 Stelle. Il premier Giuseppe Conte vorrebbe un nuovo incontro sulla Manovra per discutere del dl fiscale, ma il ministro degli Interni Matteo Salvini non è d’accordo e dice che non presenzierà. “Sabato mattina ci sarà un consiglio dei ministri perché porterò il risultato della rilettura e avremo quindi la possibilità di confermare il testo o, nel caso dirimere qualche dubbio politico che è sorto”, ha spiegato Conte annunciando il tavolo. Pronti a seguire il loro leder tutti i leghisti ma il presidente del Consiglio non si fa intimidire, tanto che Salvini poi ci ripensa.
Salvini alza il muro…
“Cdm convocato per sabato? Io sabato ho l’appuntamento con la Coldiretti e soprattutto con i miei figli. Il Paese è importante ma sono importanti anche i figli. Non possiamo convocare consigli dei ministri per riapprovare decreti già approvati ma chiamerò Conte che è una persona squisita”, ha dichiarato appresa la notizia del tavolo. Nessun incontro e linea compatta della Lega. Poi toni più pacati del vicepremier Luigi Di Maio devono averlo convinto: “Adesso il tema è politico e se è un tema politico ha bisogno di un chiarimento politico. La sede giusta è il Cdm ma possiamo anche fare un vertice prima. Lo spread è a 327 perché i mercati pensano che il governo non sia più compatto”, ha dichiarato il pentastellato.
…poi ci ripensa
A convincere il vicepremier Salvini deve esser stata soprattutto la precisazione di Di Maio sullo scudo penale. “Il M5S non può votare in Parlamento un testo che preveda scudi fiscali per gli evasori. Io salvo chi è nelle grinfie di Equitalia non chi fa autoriciclaggio”, ha continuato il ministro per lo Sviluppo economico. In serata Salvini cambia rotta: “Ancora non è stato convocato il Consiglio, ma se serve che Salvini ci sia, Salvini ci sarà”. Finisce la giornata di tensioni, la prossima prova è a Palazzo Chigi domani.