ROMA (LaPresse) – Manovra, Sorte (Fi): “Servono misure shock per far crescere il Paese”. “In questi giorni si parla tanto del deficit al 2,4% del Pil dovuto alla manovra del Governo. Personalmente non credo che sia questo il male assoluto per l’Italia. Il vero tema è come si vogliono spendere queste risorse per fare tornare a crescere il nostro Paese. Il Governo ha deciso di aumentare il deficit al fine di spendere 9 miliardi di euro per il reddito di cittadinanza. E 7 miliardi di euro per la quota 100, per un totale di 16 miliardi di euro. Io, al contrario, ritengo che, prima di prendere provvedimenti di questo genere, sia d’obbligo far crescere il Pil del nostro Paese attraverso misure shock per la nostra economia”. Lo afferma, in una nota, Alessandro Sorte, deputato di Forza Italia.
Manovra, Sorte (Fi): “Servono misure shock per far crescere il Paese”
“La mia proposta, che presenterò attraverso degli emendamenti alla manovra, consiste nell’utilizzo dei 16 miliardi di euro per l’abolizione dell’Irap, che ammonta a 13 miliardi di euro nel settore privato e per l’introduzione degli sgravi fiscali a favore delle imprese che assumono a tempo indeterminato (circa 3 miliardi di euro) con il vincolo, per le aziende, di investire le somme risparmiate. Ad un’impresa che riceve esenzioni in merito all’Irap e agli sgravi fiscali verrebbe posto il vincolo di utilizzare quei soldi nell’ambito del commercio e del lavoro, per l’acquisto ad esempio di nuovi macchinari, immobili o per nuove assunzioni. Questo genererebbe nuovi consumi e ridarebbe slancio alla nostra economia”.
“Quando il Pil tornerà a crescere, ci saranno anche le risorse per ripensare alla riforma pensionistica, che era nel nostro programma elettorale. L’introduzione degli sgravi fiscali per chi assume a tempo indeterminato – spiega il deputato azzurro – porterebbe vantaggi concreti per il lavoratore. C’è chi, come il ministro Di Maio con il suo decreto dignità, agisce creando disincentivi per i contratti a tempo determinato e chi, come noi, vuole intervenire con proposte positive: creiamo degli incentivi affinché si assuma a tempo indeterminato senza bisogno di affossare lo strumento del tempo determinato che ha pur sempre una sua logica e sua una funzione in alcune situazioni”, conclude.