Football Leaks, l’Uefa avrebbe aiutato Psg e Manchester City ad aggirare il Fair Play Finanziario

Coinvolto anche l'attuale presidente della Fifa Gianni Infantino, ai tempi numero due di Michel Platini. Il francese avrebbe trattato direttamente con i club.

PA/Lapresse

NYON – Le nuove rivelazioni di Football Leaks fanno tremare i grandi club europei e la Uefa. Sotto accusa soprattutto Psg, Manchester City. Con loro anche il presidente della Fifa Gianni Infantino. I fatti fanno riferimento al 2012, quando lo svizzero era numero due della Uefa guidata da Michel Platini, pure lui sotto accusa.

Contratti fittizi e trattative dirette

Secondo l’inchiesta, per aggirare le norme del fair play finanziario il club parigino e quello inglese, controllati dal Qatar e dagli Emirati Arabi Uniti, avrebbero gonfiato le proprie entrate attraverso “contratti fittizi sotto copertura dell’Uefa”. Le entrate contestate sono di circa 4,5 miliardi di euro: 1,8 per il Psg e 2,7 per il City. Per non incorrere nelle sanzioni per mancato rispetto del fair play finanziario, le società usavano soprattutto sponsorizzazioni retroattive. Secondo i 70 milioni di documenti analizzati per oltre otto mesi, Michel Platini avrebbe “negoziato direttamente con il Manchester City. Così facendo avrebbe contraddetto l’organo d’inchiesta interna teoricamente indipendente” in materia di fair play finanziario. Secondo le regole, un club non può spendere più di quanto guadagna in proprio. Le pene che vanno da una multa all’esclusione dalle coppe.

Tra i temi anche la Superlega

L’inchiesta rivela anche che Real Madrid, Barcellona, Bayern, Juventus, Milan, Manchester United e Arsenal fecero una riunione a Zurigo il 31 marzo 2016 per elaborare i piani della ‘Superlega’. Una Champions alternativa e indipendente a cui sarebbero stati invitate altre big (fra cui Inter e Roma). Il Bayern chiese anche un parere legale per uscire dalla Bundesliga. Karl-Heinz Rummenigge, che con Andrea Agnelli è indicato fra i gestori della trattativa, ha smentito ieri con un comunicato i fatti. Il via della nuova Champions 2018-21, che ha eliminato i preliminari per le prime nazioni del ranking, ha aumentato notevolmente introiti e premi distribuiti. Questo nei fatti avrebbe affievolito il discorso su un torneo europeo soltanto fra le big. Ma non cancellato del tutto, tanto che il 22 ottobre scorso una lettera della società di consulenza Key Capital Partners al presidente del Real Madrid, Florentino Perez, descrive la creazione di una società che avrebbe come azionisti 11 grandi squadre. Juventus e Milan, insieme a Psg, Bayern, Real Madrid e Barcellona, Arsenal, Chelsea, Liverpool e le due di Manchester, City e United.

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