ROMA – “Soddisfatto della proposta lasciato sul tavola della commissione. Riteniamo che sia ottima nell’interesse degli italiani e degli europei”. Ha commentato così, ieri sera, Giuseppe Conte l’incontro con Moscovici. Ma il 2,04, a quanto pare, non basta all’Ue. Il sì definitivo da Bruxelles alla manovra italiana, per bloccare la procedure di infrazione, non c’è ancora.
Gli incontri
Il premier italiano nelle prossime ore dovrebbe vedere sia i leader più ‘aperturisti’, come la cancelliera Angela Merke e il portoghese Antonio Cosa, sia i più ‘rigoristi’ come Mark Rutte dell’Olanda. L’obiettivo è convincere a fidarsi del governo pentaleghista.
Ballano 6 miliardi
Ballano più di 6 miliardi: è questa la cifra che potrebbe superare lo scoglio Ue. L’Europa ha chiesto all’Italia di recuperarla. E dei sei, quattro, a quanto pare, arriverebbero da alcune modifiche da apportare alla riforma ‘Quota cento’ e al reddito di cittadinanza
Fiducioso Boccia, il presidente di Confindustria, contento del nuovo approccio deciso dal Governo con l’Ue
Positivo e speranzoso anche Di Maio, convinto che l’Italia possa ottenere un buon risultato: “Abbiamo fatto una torta più grande di quanto fossero gli invitati, quindi avanza qualcosa che possiamo dare all’Europa”.
Gli attacchi della minoranza
Il passo indietro sulle cifre ha innescato l’atto alla maggioranza dall’opposizione: “Il 2,04 è una figuraccia di Salvini e Di Maio”, ha commentato Matteo Renzi. Per Antonio Tajani, presidente del Parlamento Ue, invece, è “irresponsabile” il governo M5S-Lega: “Ridicolo, per tornare al punto di partenza abbiamo bruciato 300 miliardi”.
La trattativa continua.