NAPOLI – Fase altalenante per il Movimento 5 Stelle che, negli ultimi mesi, ha dovuto fare i conti non solo con i compromessi utili a governare con la Lega, ma anche con i malumori interni legati alla mutazione che le tante, a volte troppe, mediazioni stanno generando. A parlarne con “Cronache” è il senatore, dissidente che ama definirsi ortodosso, Matteo Mantero.
Onorevole, lei si è trovato in disaccordo con il governo sul decreto sicurezza, da allora viene considerato un dissidente. Tornando indietro rifarebbe tutto nello stesso modo?
Preferisco essere chiamato ortodosso. Sono stato chiamato dissidente, talebano, testa di cavolo. Ma ortodosso mi piace di più. Sono convinto che il decreto sicurezza sia sbagliato, sono certo che quando arriveranno i ricorsi la Corte Costituzionale, sia sull’articolo 13 su cui battagliano le Regioni e i Comuni, sia sulla parte che riguarda il diritto di asilo, riconoscerà l’incostituzionalità. Sono convinto di aver fatto bene a non votare quel decreto, non solo perché è incostituzionale, ma perché secondo me va ad aggravare il problema.
Allora perché, secondo lei, si è fatto un decreto che stando a quello che dice è “peggiorativo”?
Perché la Lega senza il problema emigrazione non esiste.
Visto che non le manda a dire, ha già idea di quale sarà la sua posizione quando in aula arriverà la legge sulla legittima difesa, altro cavallo di battaglia di Salvini, su cui sembra i 5 Stelle nutrano non poche perplessità?
Non sono ancora riuscito ad approfondire bene questo testo, ho parlato con alcuni colleghi che sono in commissione Giustizia, di cui mi fido abbastanza, e mi hanno detto che in realtà è più un testo bandiera per permettere alla Lega di campare anche su questo, ma nella pratica non cambierà molto.
Il M5S negli ultimi mesi ha un po’ perso la bussola. Sembra che a prevalere sia la linea leghista; si pensi al Tap, alle trivelle, oppure alla legalizzazione della cannabis. Rimprovera qualcosa a Di Maio?
Se posso rimproverare qualcosa è che spesso ci viene chiesto di restare uniti: direi anch’io che dovremmo restare uniti, ma per portare avanti le nostre battaglie. Dovremmo essere uniti anche nel dire no alla Lega quando ci sono delle cose per noi inaccettabili. Cosa che tra l’altro gli esponenti del Carroccio con noi fanno spesso. Noi a volte siamo più timidi.
Invece a Salvini cosa rimprovera?
Salvini sta portando avanti i temi con i quali ha fatto la campagna elettorale, quindi sta mantenendo una linea coerente con i grandi proclami elettorali. Credo che l’approccio sul decreto sicurezza renderà più evidente il problema dell’immigrazione invece che risolverlo, e questo credo sia dovuto al fatto che la Lega non può esistere senza il problema dell’immigrazione. A Salvini rimprovero di non informarsi abbastanza sul tema della liberalizzazione delle droghe leggere e della marijuana, rifiutando il tema che è di contrasto alla criminalità organizzata come dice la Direzione nazionale antimafia. Sarebbe opportuno che capisse che il contrasto alla criminalità organizzata è un suo dovere e passa anche attraverso la legalizzazione della marijuana e il contrasto della criminalità che su questo fa affari.
E’ notizia di qualche ora fa che Pd, Fi e Fdi hanno intenzione di proporre un referendum per abolire il reddito di cittadinanza, cosa ne pensa e cosa risponde a chi dice che è una truffa?
Intanto non si possono fare referendum su materia fiscale, e poi vorrei ricordare che l’ultimo referendum al Pd è andato male, non credo gli convenga ripetersi. Inoltre cosa vogliono abolire? Il reddito di cittadinanza, durante il percorso parlamentare, potrebbe subire delle modifiche. In sé è un nuovo modo di intendere il mondo del lavoro, proiettandolo verso il futuro, non è una misura puramente assistenzialistica. Il lavoro è sempre più discontinuo, è difficile per un giovane avere un orizzonte da qui alla pensione, com’era per i nostri genitori e i nostri nonni. Nei fatti questa misura rappresenta uno strumento che permette di avere una possibilità di reddito continuativo ed è anche una forma di redistribuzione marxista della ricchezza. E’ necessario permettere alle persone che sono momentaneamente fuori dal mercato del lavoro di continuare a far parte della comunità e di avere un reddito che gli permetta di continuare a vivere dignitosamente. Ripeto, è un modo nuovo di vedere il futuro, ma le opposizioni e quelli del Pd sono un poco arretrate su queste cose.
E’ favorevole ad un referendum sulla Tav o pensa possa rivelarsi un boomerang per il Movimento che ne ha fatto una sua battaglia storica?
Non credo possa essere un boomerang, credo piuttosto che la popolazione locale si sia già espressa per anni con continue manifestazioni rispetto alla contrarietà alla Tav. Adesso ci sono queste madamine poco informate su qual è il reale impatto ambientale ed economico e su qual è il reale vantaggio che ha la Tav. Non credo le loro posizioni siano così forti, ma più che altro pilotate da una parte politica e poi dalla Lega. La maggior parte della popolazione, non solo della Val di Susa, credo sia contraria a grandi opere poco utili, ma noi siamo sempre per permettere alle persone di esprimersi liberamente.
I sondaggi, a cui voi non credete, registrano una flessione del M5S: a cosa crede sia dovuta? Su questo non so rispondere, perché non mi occupo molto di sondaggi, non li guardo. Sicuramente se c’è una cosa che dobbiamo fare è quella di portare avanti quelle che sono le tematiche per le quali siamo nati, quindi difesa dell’ambiente, difesa delle persone più deboli, lotta contro i costi della politica. Se andiamo avanti senza timore sulle battaglie che sono nel nostro Dna penso che non potremo che fare bene.
Crede che il governo giallo-verde arriverà a fine mandato, ci scommetterebbe?
Come sa, sono contrario al gioco d’azzardo e quindi non scommetterei mai. Battute a parte: non lo so, non ho facoltà di dirlo.