Mappe geologiche: webinar sull’evoluzione storica

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Cartografia geologica
Cartografia geologica

La Società Geologica Italiana ha annunciato un webinar dedicato all’evoluzione della cartografia geologica e mineraria, fissato per il 21 gennaio 2026. L’evento digitale vedrà la partecipazione di Diego Pieruccioni, esperto dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).

Organizzato in collaborazione tra la Sezione di Storia delle Geoscienze e quella dedicata alle Materie prime strategiche, l’incontro traccerà il percorso di uno strumento cruciale per la gestione del nostro pianeta. Dalle antiche mappe disegnate a mano alle moderne rappresentazioni tridimensionali, la cartografia è la chiave per decifrare i segreti del sottosuolo.

Il seminario esplorerà il passaggio dalle prime rappresentazioni qualitative a sistemi quantitativi e multidisciplinari. Storicamente, geologi come William Smith utilizzarono l’osservazione diretta per creare le prime carte geologiche, fondando la stratigrafia moderna. Questa metodologia è stata rivoluzionata nel XX secolo.

Con l’avvento della fotografia aerea e delle tecnologie satellitari, la capacità di mappare il territorio ha subito un’accelerazione senza precedenti. Sistemi come il telerilevamento e il GPS hanno permesso di ottenere dati con una precisione impensabile pochi decenni fa. Oggi, l’integrazione di questi dati in piattaforme GIS (Geographic Information System) consente di creare modelli dinamici del sottosuolo.

Il webinar approfondirà queste moderne applicazioni, con un focus sulle materie prime strategiche. La transizione ecologica e digitale richiede infatti minerali come litio, cobalto e terre rare, indispensabili per batterie e pannelli solari.

Una cartografia avanzata non solo facilita l’individuazione di nuovi giacimenti, ma permette anche di valutarne la sostenibilità. Grazie a modelli 3D e intelligenza artificiale, sarà possibile pianificare attività estrattive a minor impatto, ottimizzando l’uso delle risorse e minimizzando la produzione di scarti industriali.

Oltre all’aspetto minerario, la cartografia geologica svolge un ruolo determinante nella prevenzione dei rischi naturali. La mappatura delle faglie attive è essenziale per la valutazione del rischio sismico, mentre lo studio dei versanti aiuta a prevedere e mitigare il rischio di frane.

Allo stesso modo, le carte idrogeologiche sono uno strumento insostituibile per la gestione delle risorse idriche. Permettono di proteggere le falde acquifere dall’inquinamento, pianificare un uso sostenibile dell’acqua e valutare l’impatto dei cambiamenti climatici sui sistemi sotterranei.

L’intervento di Diego Pieruccioni offrirà una visione completa sull’evoluzione della rappresentazione del pianeta. L’obiettivo non è solo trovare nuove risorse, ma gestirle in modo saggio e sostenibile. Il futuro di questa disciplina sarà sempre più interdisciplinare, unendo geologia, informatica e scienze ambientali per uno sviluppo consapevole.

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