Marcianise (Caserta), gira in macchina a Caivano: Piccolo ai domiciliari con braccialetto elettronico

MARCIANISE – Guidava l’auto senza patente ma in quel territorio non poteva starci: per questo ieri pomeriggio Achille Piccolo, 43 anni, ritenuto capo dell’omonimo clan camorristico egemone in Marcianise e nei comuni limitrofi, è stato arrestato dai poliziotti di Caserta. L’uomo, sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, è stato riconosciuto dagli agenti della locale Squadra Mobile nel mentre, a bordo di un’autovettura, circolava nel territorio di Caivano. E’ stato bloccato e arrestato per violazione degli obblighi previsti dalla misura di prevenzione cui è sottoposto. Nella circostanza gli è stata contestata la guida con patente revocata. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione in attesa dell’udienza di convalida che si è tenuta questa mattina. Due anni di reclusione: questa la condanna da scontare ai domiciliari con il braccialetto elettronico. Il giudice ha disposto questo trattamento perché Piccolo ha violato una misura di prevenzione di recentissima esecuzione, in un territorio ad alta densità criminale. Inoltre ha insospettito anche l’ingente somma di denaro che il 43enne aveva con se al momento del controllo. Achille Piccolo è figlio del più noto Antimo Piccolo, capoclan deceduto nell’agguato del 12 novembre 1986,  durante la “strage di San Martino”, nella quale persero la vita anche altre persone.

 

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