Marcianise, la Procura indaga sulle demolizioni e ricostruzioni di alloggi

Al vaglio numero e volumetria delle nuove costruzioni che prendono il posto degli edifici abbattuti. Al vaglio i documenti acquisiti dopo l’esposto anonimo.

Il Municipio di Marcianise
Il Municipio di Marcianise

Dopo le demolizioni viene consentita l’edificazione di nuovi alloggi con volumetrie eccessive a scopi speculativi: pratiche edilizie finalizzate a consentire facili guadagni alle imprese edili l’ultimo risvolto dell’inchiesta della Procura nel settore dei permessi rilasciati negli anni. Nell’esposto pervenuto in Procura e su cui sono in corso riscontri e verifiche nell’ambito dell’indagine che è stata aperta un capitolo a parte riguarda anche quella che è stata definita la “metodologia e sistema messo in atto dai saccheggiatori a scopo di lucro e di potere”.

Per il denunciante in città sarebbero diffuse “pratiche edilizie al solo scopo di facili guadagni per le imprese edili” con provvedimenti “in demo-costruzione contrari alla normativa vigente e volumetrie eccessive”. Dati che al momento non sono mai stati dimostrati e su cui appunto la Procura sta lavorando. Numero di posti auto minimi per le nuove costruzioni sia ad uso residenziale che commerciale tra gli le altre segnalazioni.

Secondo l’esposto si dovrebbe fare chiarezza su presunti permessi a costruire, corsie preferenziali per alcune imprese e società immobiliari per interventi di abbattimento e ricostruzione con mancato rispetto di alcune norme nel settore edilizie. E’ quanto paventato in un esposto denuncia di 19 pagine presentato alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere che ha aperto un’inchiesta. Ad essere delegati per l’esecuzione dei primi accertamenti sono stati i carabinieri che hanno già chiesto presso il Comune alcuni documenti.

Tra i casi segnalati ci sono diverse demolizioni di vecchi fabbricati e la costruzione di nuovi edifici residenziali. L’esposto dedica una parte anche alle procedure di selezione del personale, avvenute secondo quanto si legge nella denuncia “in maniera anomala”. In tal senso si chiede infatti di accertare eventuali responsabilità “anche di carattere dirigenziale e disciplinare” di otto tra dirigenti e funzionari dello stesso ente comunale.

Le circostanze esposte sono di una certa complessità e sono state messe a punto evidentemente da un esperto non solo della materia edilizie ed urbanistica ma anche di quella amministrativa. Tra i vari passaggi contenuti nella denuncia anche uno riguardante gli interventi a confine del centro urbano (“specialmente in via Santella e via XXIX Maggio”) che per il denunciante sarebbero stati predisposti “prima dell’approvazione del Puc e tuttora in corso”.

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