ROMA – La tragedia di Marcinelle, simbolo del sacrificio del lavoro italiano nel mondo. Mattarella rende omaggio alle 262 vittime della miniera, di cui 136 italiane, nel giorno del 65esimo anniversario del disastro. E mai ricorrenza è stata tanto attuale come la triste storia di Marcinelle.
Un evento effetto di un accordo – quello Italo-Belga per l’approvvigionamento di carbone all’Italia distrutta dalla guerra – che mise in luce tutte le sue criticità e che insieme ai tragici eventi che ne seguirono, scossero l’intero continente. Fu la tragedia della miniera belga e tutto quello che rappresentava, spiega l’inquilino del Colle a dare all’Europa “l’importante lezione di dover porre diritti e tutele al centro del processo di integrazione continentale”.
Sono ancora oggi le ‘morti bianche’ a segnare numerose le pagine della cronaca italiana. Nel nostro paese, nei primi sei mesi dell’anno, sono state 538 le vittime, ultima la morte di Laila El Harim, la 41enne schiacciata la mattina del 3 agosto da una fustellatrice nell’azienda in cui lavorava in provincia di Modena. A lei ha rivolto un pensiero commosso anche il premier Mario Draghi, che sul tragico fenomeno non ha avuto dubbi: “C’è una cosa in particolare che sta a cuore a tutti noi, a me certamente e più di ogni altra cosa. Bisogna fare qualcosa poter migliorare una situazione inaccettabile sul piano della sicurezza sul lavoro”.
Il dramma di Marcinelle resta una ferita aperta, non solo per il nostro Paese. Ai familiari delle vittime Mattarella riserva il suo “pensiero più rispettoso e la vicinanza della Repubblica” ricordando che loro oggi sono “emblematicamente rappresentati dai parenti delle vittime” della miniera di carbone di Bois du Cazier. E il capo dello Stato guarda all’Ue che oggi, anche grazie allo sforzo di tanti lavoratori che lasciano il proprio paese per trovare fortuna, può raggiungere “gli ambiziosi traguardi prefissati” nei piani di rilancio e resilienza, ma non “senza un responsabile sforzo, individuale e collettivo. Quella responsabilità esercitata dai tanti lavoratori italiani che hanno percorso le vie del mondo”.
Tutte le istituzioni si stringono nel ricordo della tragedia. “Di lavoro, purtroppo, si continua a morire. È inaccettabile che in una società moderna, fondata proprio sul diritto al lavoro, la sicurezza venga spesso sacrificata o compromessa per una inaccettabile negligenza”, rimarca la presidente del Senato Elisabetta Casellati.
La tragedia di Marcinelle, dice il titolare di Montecitorio, Roberto Fico, è “un tassello fondamentale della nostra identità, della nostra storia di migranti troppo spesso dimenticati” e contemporaneamente “ci esorta a mettere costantemente in primo piano il tema della sicurezza sul lavoro”. Il sacrificio delle 262 vittime della miniera di carbone “resta fortemente impresso nella memoria collettiva dei popoli italiano e belga, e anche dell’Europa tutta”, dice il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. (LaPresse)