NAPOLI (Clara Mattei) – Infinita bellezza del nostro mare ed aree marine protette, ma anche, vulnerabilità, impatti dei cambiamenti climatici, comunità locali, ricerca e possibilità di adattamento: questi i temi di una serie di brevi video destinati ai canali social, che a partire dal prossimo primo marzo saranno presentati. La serie viene inaugurata da un testimonial di eccezione, il famoso apneista francese Guillaime Néry. Una nuova iniziativa di comunicazione dedicata a far conoscere i cambiamenti in atto negli ecosistemi marini mediterranei per comprendere la necessità di una rapida e profonda trasformazione delle nostre insostenibili abitudini.
Gli impatti del riscaldamento globale lungo le coste del Mediterraneo e le azioni intraprese dalle Aree Marine Protette (AMP), raccontati in una serie di video pillole. Quali le principali minacce? Quali le possibili soluzioni? Il claim scelto per il progetto MPA Engage, “Act Local, Think Mediterranean”, ci parla della necessità di azioni concrete guidate da un pensiero comune di sviluppo, di collaborazione e di futuro per gli ambienti marini e le comunità costiere. Una strategia mediterranea che parte dalle Aree Marine Protette, una risposta collettiva ad un problema sempre più grande e visibile, quello dei cambiamenti climatici. La campagna video “MED Together”, coinvolge 13 aree marine protette in diversi paesi del Mediterraneo e numerosi altri partner dal mondo della ricerca, istituzioni e settore privato.
I video saranno postati a partire dal primo Marzo 2022 sui canali Facebook e Instagram. “Il nostro obiettivo è quello di informare i cittadini su quello che sta accadendo al nostro mare, coinvolgerli emotivamente ed illustrare alcune possibilità di mitigazione e adattamento”, dichiara Ernesto Azzurro, primo ricercatore CNR-IRBIM e responsabile del progetto MPA Engage per la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli. Ad aprire la serie, il famoso apneista francese Guillame Néry, protagonista della puntata inaugurale “Breath of change”. Sessanta secondi potenti e poetici che ricordano come il mare sia un ambiente fragile, connesso alla nostra stessa sopravvivenza, un ambiente da proteggere con cura adesso più che mai, perché non c’è più tempo da perdere.
A questa si aggiungeranno altre puntate che mixano informazione e testimonianze locali per raccontare l’impegno delle Aree Marine Protette, le loro attività di conservazione, le scoperte di nuove specie invasive, i fenomeni di mortalità di massa che avvengono sotto la superficie lontano dagli occhi dei più. Problemi vecchi e nuovi per il nostro mare affrontati oggi dalle Aree Marine Protette del Mediterraneo attraverso l’impegno dei ricercatori ed il coinvolgimento attivo delle comunità costiere.
Mare, 60 secondi per raccontare come proteggerlo e amarlo di più
L’esperto: non solo clima, i nostri comportamenti insostenibili. Via alla campagna di sensibilizzazione nazionale: tra i protagonisti la stazione Dohrn di Napoli