NAPOLI – Centinaia di prelievi nei punti monitorati lungo le coste campane. Nel mese di luglio che si è appena concluso sono stati effettuati 425 campionamenti in mare dall’Arpa Campania per valutare la qualità delle acque di balneazione e assicurare la fruibilità delle coste. In totale, dall’inizio del monitoraggio stagionale, sono stati prelevati dai tecnici dei Dipartimenti agenziali costieri, a bordo della flotta gestita e coordinata dalla Uo Mare Arpa Campania, ben 1635 campioni di diversa tipologia, di cui il 3,7% ha dato esiti non conformi ai limiti normativi dei parametri microbiologici indagati per definire la balneabilità dell’intero litorale regionale (Escherichia coli ed Enterococchi intestinali). Il giudizio di idoneità di inizio stagione balneare deriva infatti dall’analisi statistica degli ultimi quattro anni di monitoraggio in base agli esiti analitici di due parametri batteriologici: Escherichia coli ed Enterococchi intestinali ritenuti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità indicatori specifici di contaminazione fecale.
ACQUA NON CONFORME
Relativamente al solo mese di luglio gli sforamenti dai valori di legge sono stati registrati lungo le coste di Napoli. Nel dettaglio, fuori dai limiti alcuni punti dell’isola di Ischia nel Comune di Serrara Fontana, Massa Lubrense, Sorrento e Piano di Sorrento (per motivi occasionali rientrati ai prelievi successivi), a Pozzuoli nel tratto di mare in località Lucrino e in due acque di balneazione del litorale oplontino di Torre Annunziata. Nel Salernitano esiti negativi sono stati registrati a Battipaglia, niente anomalie invece per i campionamenti casertani.
IL GOLFO DI NAPOLI
Una particolare attenzione nel corso del mese di luglio è stata rivolta all’alterazione dell’aspetto, in termini di colorazione, del mare del Golfo di Napoli. Le acque hanno assunto un atipico colore verde, torbido e intenso sia lungo tutto il tratto di mare destinato alla balneazione, che in quello non adibito all’uso balneare perché comprendente aree portuali e in divieto permanente. Sono stati effettuati campionamenti emergenziali nelle acque della rete di monitoraggio a Posillipo, Donn’Anna, lungomare Caracciolo, piazza Nazario Sauro, via Partenope, per valutare le condizioni igienico-sanitarie per escludere un’eventuale contaminazione di origine fecale e nel contempo sono stati prelevati campioni aggiuntivi per caratterizzare la fioritura algale e verificare una possibile presenza di fitoplancton potenzialmente tossico. Le cause sono ricondotte, in prima analisi, alla stabilizzazione di un regime di alta pressione di origine africana che ha presumibilmente rallentato il normale ricambio delle acque del Golfo impedendone il rinnovamento. Con molta probabilità la mancata circolazione delle achie ha determinato l’abbondante proliferazione del fitoplancton responsabile della colorazione anomala, accentuata dalle alte temperature superficiali del mare.
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