Crac Marenco, un fallimento da oltre 4 miliardi di euro

Foto LaPresse/Andrea Negro.

TORINO – Crac societario pari a oltre 4 miliardi di euro e condotte distrattive di oltre 1 miliardo e 130 milioni. Sono i numeri impressionanti del fallimento delle società facenti capo a Marco Marenco, imprenditore del gas ed ex patron dello storico marchio di cappelli Borsalino. A questi dati, tuttavia, ne deve essere aggiunto uno altrettanto importante, quello dei denunciati.

I provvedimenti per il crac Marenco

Nello specifico sono infatti 51 le persone alle quali la guardia di finanza di Torino e Asti ha notificato i provvedimenti di denuncia una volta chiuse le indagini. Per questi soggetti le accuse sono davvero pesanti. Sono infatti stati ritenuti responsabili di bancarotta fraudolenta ai danni di 12 società di import-export di gas naturale e di produzione di energia elettrica. Durante l’inchiesta le fiamme gialle hanno provveduto anche ad un maxi sequestro preventivo. Il totale dei beni sottoposti a tale provvedimento ha raggiunto un valore di 107 milioni di euro. Cifre e dati che fanno rabbrividire. Danno perfettamente l’idea del perché il fallimento per bancarotta del gruppo Marenco sia considerato in Italia secondo solo al mai dimenticato crac della Parmalat.

L’inchiesta

L’attività investigativa sviluppata negli ultimi mesi ha permesso di accertare l’esistenza di reati tributari. Tra questi la dichiarazione fiscale infedele, l’omesso versamento delle imposte e la sottrazione al pagamento delle accise. Ma anche truffa aggravata, appropriazione indebita, false comunicazioni sociali e la bancarotta fraudolenta aggravata che rappresenta la punta di un iceberg criminale. Le società collegate al gruppo erano almeno 190 ed erano state ‘spostate’ in paradisi fiscali per garantire  compravendite fittizie. Sia italiane che estere, erano intestate a persone vicine all’imprenditore astigiano. Il modus operandi di queste società era quello solito delle ‘scatole cinesi’. I risultati delle indagini sono stati garantiti anche grazie alla cooperazione internazionale con numerosi Paesi quali le Isole Vergini Britanniche, l’Isola di Man, Panama, Malta, Cipro, Liechtenstein e Lussemburgo.

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